Mercato Circo Massimo, Anzaldi (Pd) scrive al prefetto: «Comune chiude fiore all'occhiello e tollera abusivi»

Mercato Circo Massimo, Anzaldi (Pd) scrive al prefetto: «Comune chiude fiore all'occhiello e tollera abusivi»
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Sabato 11 Febbraio 2017, 12:01
«Le chiedo di valutare se non sia opportuno che la Prefettura si serva di poteri sostitutivi nei confronti del Campidoglio per procedere immediatamente alla proroga del mercato e per bloccare subito il danno che sta colpendo venditori e cittadini». È quanto scrive il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi, in una lettera inviata al prefetto di Roma, Paola Basilone, dopo la chiusura del mercato di san Teodoro.

«Questa mattina i dipendenti - spiega Anzaldi nella lettera - delle oltre 60 aziende che dal 2009 garantiscono l'apertura del Farmers' Market di Via San Teodoro al Circo Massimo hanno trovato i cancelli sbarrati. Il Comune non ha proceduto alla proroga di questa felice esperienza e da un giorno all'altro si ritrovano sfrattati, in mezzo alla strada. Si tratta di un grave danno non soltanto agli operatori di questa iniziativa, un vero e proprio fiore all'occhiello della Capitale sotto l'attenta gestione della Coldiretti, ma a tutta la città. Da anni i cittadini hanno trovato nel Farmers' Market un punto di riferimento che permette l'acquisto di prodotti garantiti, a chilometro zero, proprio nel centro della città». «Interrompere all'improvviso e senza motivo - prosegue ancora il deputato dem - questo mercato, peraltro quando l'Amministrazione non riesce a fronteggiare, o peggio tollera, i tanti abusivi che infestano il centro storico, i camion bar che spadroneggiano, gli ambulanti senza autorizzazioni, appare un controsenso inaccettabile.
Peraltro nel momento in cui la crisi economica continua a farsi sentire anche nella nostra città, cancellare un'iniziativa che funziona e ha successo rappresenta una vera assurdità. Con la chiusura del Farmers' Market si vanifica sia l'investimento economico di questi anni degli operatori, sia i sacrifici anche fisici dei venditori, spesso costretti a turni di lavoro difficili proprio nei finesettimana. È inaccettabile che la città sia costretta a pagare i ritardi e l'immobilismo della Giunta Raggi, che si trova in piena confusione tra inchieste, interrogatori, scontri interni e commissariamenti politici. Ritengo opportuno che le istituzioni in grado di intervenire valutino di assumersi le proprie responsabilità».
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