Maxi giro di squillo al Pussycat di Roma
Anche studentesse tra le prostitute

Un agente ispeziona il locale Pussycat di Roma
2 Minuti di Lettura
Giovedì 8 Marzo 2012, 13:34 - Ultimo aggiornamento: 2 Aprile, 19:29
ROMA - Le ragazza guadagnavano 20mila euro al mese, le prestazioni venivano calcolate in base al tempo con delle fiches colorate. Tra di loro c'erano anche studentesse italiane che arrotondavano offrendo incontri sessuali a facoltosi clienti nei priv. La definivano associazione culturale, ma in realtà night Pussycat di piazza delle Crociate era stato organizzato una maxi giro di prostituzione.



Tra gli arrestati agenti Polfer ed ex militante Nar. C'è anche un vice questore aggiunto della Polfer di Roma tra i 10 arrestati della Squadra Mobile della Questura di Roma per il giro di prostituzione dove lavoravano centinaia di squillo: romene, russe, brasiliane, polacche, ma anche studentesse italiane. Nell'ultimo anno sarebbero quasi 400 le ragazze che sono passate nel nel locale posto sotto sequestro. Tra gli arrestati anche Flavio Serpieri ex militante dei Nar che ricopriva il ruolo di vice presidente dell'associazione culturale e F. L. regista di film hard, in passato anche vincitore dell'Oscar del porno. Il locale è stato posto sotto sequestro.



L'organizzazione pensava a tutto, dal reclutamento all'alloggio. Le ragazze più belle potevano lavorare al Pussycat le altre venivano affidate a due romeni, al momento ricercati, per prostituirsi in strada. Dalle indagini, scattate a maggio dopo la denuncia di una squillo, è emerso che il poliziotto A. M., nipote di un esponente dell'Associazione nazionale studenti e lavoratori, aveva interessi economici nell'associazione e prendeva una percentuale sugli incassi delle ragazze.



Il Pussycat frequentato anche da politici e giornalisti. C'erano anche politici e personaggi noti tra i clienti del night Pussycat. Secondo quanto si è appreso, peró, nelle carte non sarebbero citati i nomi dei clienti del locale, né sarebbero rientrati nell'attivitá di indagine (perché non sono ravvisabili estremi di reato). Tra i facoltosi frequentatori del locale anche alcuni giornalisti.


© RIPRODUZIONE RISERVATA