Caso Marrazzo, il trans Paloma: «Tra noi niente sesso solo cocaina»

Caso Marrazzo, il trans Paloma: «Tra noi niente sesso solo cocaina»
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Martedì 22 Ottobre 2013, 17:49 - Ultimo aggiornamento: 23 Ottobre, 23:49

In sette anni il presidente Marrazzo mi ha dato 70mila euro. Nei nostri incontri non facevamo sesso ma consumavano solo cocaina. Ci siamo visti pure in uffici della Regione. La pesante accusa all'ex presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo arriva dal trans Paloma, testimone oggi nel processo che vede imputati quattro carabinieri per il tentativo di ricatto che Marrazzo ha subito nell'estate del 2009.

Il racconto Nel corso della sua deposizione, il trans ha raccontato di aver conosciuto Marrazzo nel 2002. «Io 'battevò nella zona di via Flaminia, e lui mi abbordò con l'auto. Nel corso del primo incontro mi ha dato 10mila e 200 euro ma è arrivato a darmi anche 17mila euro come 'regalò perchè dovevo tornare in Brasile».

Paloma ha aggiunto che in una circostanza Marrazzo lo incontrò in quelli che lei dichiara essere «gli uffici della Regione Lazio». In quell' occasione, spiega il transessuale, «Marrazzo prese i soldi per pagarmi da alcuni libri che aveva in una libreria». Paloma, rispondendo alle domande del pm De Santis, ha aggiunto che l'ex presidente della Regione «agli incontri consumava sempre cocaina. Mi dava circa 1000 euro che servivano per acquistare la sostanza. Gli incontri avvenivano anche nel suo appartamento e capitava spesso che lui si presentasse già 'fattò di coca».

Infine il trans ha raccontato che incontrò Marrazzo anche la notte tra il 2 e il 3 luglio del 2009, giorno in cui, secondo l'accusa, avvenne l'irruzione dei carabinieri infedeli nell' appartamento dove l'ex presidente si trovava con il trans Natalì. «Quella notte stette con me fino alle 5 di mattina, facemmo uso di droga. Poi nel pomeriggio successivo mi richiamò e andai a casa sua sempre per incontri a base di cocaina».

La replica. «Denunceremo Paloma per calunnia». Lo annuncia il legale di Piero Marrazzo, l'avvocato Luca Petrucci, dopo le dichiarazioni fatte in aula dal transessuale. «Il suo racconto è denso di fatti inverosimili - afferma Petrucci - e per questo acquisiremo i verbali d'udienza della sua testimonianza resa in aula e la denunceremo per calunnia». Il penalista rappresenta la parte civile nel processo a carico di quattro carabinieri infedeli ed un trans rispetto al presunto ricatto ordito a danno dell'ex governatore del Lazio. «Paloma parla di un incontro avvenuto negli uffici della Regione Lazio dove il mio assistito avrebbe preso dei soldi e della cocaina. È assurdo. Per questo procederemo a presentare denuncia. Per entrare negli uffici della Regione - prosegue il legale - ci sono precise procedure di identificazione, servizi di sicurezza, telecamere. Insomma possibile che nessuno ha visto?».

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