La circolare. «Credo che uno dei fattori centrali per superare le discriminazioni sia quello culturale, affinché l'approccio metodologico di tipo emergenziale possa essere abbandonato a favore di politiche capaci di perseguire l'obiettivo dell'integrazione - si legge nel documento - . In questo processo anche la proprietà terminologica utilizzata può essere, ad un tempo, indice e strumento culturale per esprimere lo spessore di conoscenza e consapevolezza degli ambiti su cui si è chiamati ad intervenire: in proposito devo registrare come, nel linguaggio comune, le comunità Rom, Sinti e Caminanti vengano impropriamente indicate con il termine di 'nomadi'.
Per questo motivo chiedo che d'ora in poi - nelle espressioni della comunicazione istituzionale e nella redazione degli atti amministrativi - in luogo del riferimento al termine 'nomadi' sia più correttamente utilizzato quello di «Rom, Sinti e Caminanti».
«Auspico che, anche attraverso questa apparentemente semplice attenzione terminologica - prosegue Marino - possa essere testimoniata la considerazione che l'amministrazione Capitolina rivolge a tutte le persone che vivono nel suo territorio. Un atto simbolico per il superamento di ogni forma di discriminazione».
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