Maker Faire, all'Auditorium l'invasione degli inventori 2.0

Maker Faire, all'Auditorium l'invasione degli inventori 2.0
di Lorenzo De Cicco
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Venerdì 3 Ottobre 2014, 12:20 - Ultimo aggiornamento: 6 Ottobre, 16:15
Oltre 600 invenzioni, 74 talk e 42 workshop da 33 nazioni, dall'Italia al Guatemala. Sono i numeri della seconda edizione della Maker Faire di Roma, il luogo dove gli innovatori del terzo millennio mostrano i progetti a cui stanno lavorando e condividono il sapere tecnologico e artigiano.



Location dell'evento che prende il via oggi è l’Auditorium Parco della Musica di Renzo Piano, che si trasforma per l’occasione in un vero e proprio ”villaggio dell’Innovazione” di 70mila metri quadri.



Sono centinaia le tecnologie e le innovazioni che saranno esposte nella Capitale fino a domenica da un esercito di artigiani 2.0 che stanno invadendo la città con l'hi-tech che sta cambiando il mondo. Dalla pizza “sfornata” da una stampante in 3D alla nuova chirurgia con cuore, polmoni e trachea miniaturizzati e riprodotti dalle stampanti del futuro per salvare la vita a un bambino.



E ancora: materiali biotecnologici, robot o droni per tutti gli usi, come Emisro, ideato da due studenti universitari indiani, che usa le sue piccole zampe per soccorrere chi resta imprigionato in anfratti difficili da raggiungere.



Da Amsterdam invece arriva il progetto di uno studio di architettura che mostra in un video come sia stato possibile arrivare alla stampa di una vera e propria abitazione. Mentre sabato, in anteprima assoluta in Europa, verrà presentato il “Foldscope”, il microscopio cartaceo dal costo di 50 centesimi di dollaro assemblato attraverso l’uso della tecnica degli origami,ideato da Manu Prakash, docente dell’Università di Stanford. L’evento organizzato dai Global Shapers di Roma, il movimento giovanile del World Economic Forum, si articolerà in una conferenza, dalle ore 14.30 alle 17.00, e in laboratori con i ragazzi delle scuole che avranno luogo durante tutti i giorni della Maker Faire.



Spazio anche ai giovanissimi inventori con “20 under 20” realizzato in collaborazione con l’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia. Sul palco alcuni fra i più brillanti adolescenti di cinque continenti che stanno cambiando il mondo con una app o una invenzione. Come Joey Hudy, il ragazzo che ha mostrato a Barack Obama il suo “cannone spara marshmallow” e che ora, a nemmeno 18 anni, sviluppa invenzioni per il colosso della tecnologia Intel.



A parlare di «terza rivoluzione industriale» è Massimo Banfi, uno degli ideatori di Arduino il piccolo cervello elettronico che sta spopolando nel mondo dei maker. «Credo che in Italia il messaggio stia passando, specialmente tra i più giovani, credo che stia finalmente arrivando una risposta alla scarsa progettualità di innovazione che arriva dall'alto».
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