Buzzi e l'sms dello scandalo: «Buon anno pieno di profughi e sfollati»

Buzzi e l'sms dello scandalo: «Buon anno pieno di profughi e sfollati»
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Venerdì 12 Dicembre 2014, 12:00 - Ultimo aggiornamento: 12:10
«Speriamo che il 2013 sia un anno pieno di monnezza, profughi, immigrati, sfollati, minori, piovoso così cresce l’erba da tagliare e magari con qualche bufera di neve: evviva la cooperazione sociale». E' questo il testo dell'sms di auguri che il re delle cooperative romane Salvatore Buzzi ebbe l’idea di inviare a qualche amico, attraverso il suo telefonino che i carabinieri del Ros stavano già intercettando. Fra i destinatari c’era pure Angelo Scozzafava, che lui chiamava confidenzialmente «Scozzi», all’epoca direttore del dipartimento Promozione dei servizi sociali e della salute del Campidoglio Lo rivela il Corriere della Sera. «Un auspicio per i suoi affari che forse voleva essere solo scherzosamente cinico; ma visti gli interessi che l’inquisito per mafia finito in carcere insieme a Carminati e agli altri presunti complici aveva messo in piedi in quei settori d’intervento — dalla raccolta dei rifiuti ai campi nomadi, passando per la crisi abitativa e la manutenzione delle aree verdi — scrive il Corriere - svela una volta di più lo stato d’animo di chi accumula denaro su emergenze e catastrofi.
Qualcosa che ricorda molto da vicino la telefonata intercettata all’indomani del terremoto dell’Aquila, quando il costruttore Francesco De Vivo Piscicelli confidò al cognato: «Io ridevo stamattina alle 3 e mezzo dentro al letto».