Mafia Capitale, task force del prefetto: tre ispettori in Campidoglio

Mafia Capitale, task force del prefetto: tre ispettori in Campidoglio
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Martedì 9 Dicembre 2014, 14:23 - Ultimo aggiornamento: 20:42

Tre commissari: un prefetto, un viceprefetto e, su suggerimento del sindaco di Roma Ignazio Marino, anche un funzionario del Ministero dell' Economia e delle Finanze.

Potrebbe essere formata così la commissione delegati dal prefetto di Roma per accedere agli atti del Comune, dopo la maxi inchiesta sulla mafia. E' quanto deciso dopo l'incontro di oggi tra il sindaco e Pecoraro. A chiedere al prefetto un'indagine in Comune era stato lo stesso Alfano.

Marino «In questi giorni ci sono state diverse conversazioni tra me è il ministro Alfano e il prefetto - ha detto il sindaco Ignazio Marino al termine della riunione con il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro -.

Abbiamo pensato che a garanzia della città serva un'azione simile ma molto più approfondita a quella che io chiesi appena insediato nel luglio del 2013 al Mef chiedendo che i suoi ispettori venissero in Campidoglio a controllare tutti gli aspetti contabili dei cinque anni precedenti. Ora, data la gravità della situazione, riteniamo che sia estremamente utile l'azione del prefetto con una commissione di esperti. Mi sono permesso di suggerire, ma sarà una decisione del prefetto e del ministero, di coinvolgere gli ispettori del Mef che hanno lavorato per quattro mesi al momento del mio insediamento su mia richiesta, per renderci conto se ci sono aspetti anche solo opachi nella gestione degli appalti del Comune».

«La legge prevede tre commissari e uno di questi, tenuto conto del suggerimento del sindaco potrebbe essere un funzionario del Mef che hanno già lavorato sui conti del comune - gli ha fatto eco Pecoraro -. Di questo riferirò al ministro. Gli altri due saranno di carriera prefettizia: un prefetto e un viceprefetto, esperti in appalti e funzionamento degli uffici».

Pecoraro «Non si tratta di un commissariamento ma di funzionari da me delegati che accederanno ad alcuni atti del Comune e dei municipi. Il sindaco ha offerto grande collaborazione e quindi mi auguro che questo lavoro possa iniziare già nei prossimi giorni», ha detto il prefetto Pecoraro.

Alfano Pecoraro dovrebbe nominare un commissario e due vice, che passeranno al setaccio le carte del Comune di Roma. Comprese quelle dei municipi, che potrebbero pure allargarsi anche ad altre province e Prefettura (collaborazione prevista dalla legge con la delega del ministro), per tutte le materie coinvolte dall'inchiesta penale. «L'accesso agli atti» dura circa tre mesi. Alla fine delle indagini il commissario riferirà al prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, che a sua volta relazionerà il ministro Alfan, aveva detto Alfano.