Secondo il gip «Ozzimo nella sua qualità prima di consigliere capitolino e vicepresidente della Commissione Politiche Sociali e membro della Commissione Lavori Pubblici, Scuola e Sanità, poi, dal 2013, anche nella sua qualità di assessore al comune di Roma, poneva a servizio di Buzzi la sua funzione».
In particolare, secondo gli inquirenti, l'ex assessore «poneva in essere atti contrari ai doveri del suo ufficio consistenti nel partecipare alle delibere consiliari relative ai riconoscimenti del debito fuori bilancio dal 2012 e nel 2014; nella creazione del consenso politico e istituzionale necessario all'adozione delle delibere per il riconoscimento del debito fuori bilancio; nella proposizione di mozioni in seno al consiglio comunale intese a facilitare la proroga delle convenzioni relative al verde pubblico per le cooperative riconducibili a Buzzi; nella partecipazione alla riunione di giunta del luglio 2014, proteggendo la posizione di Fiscon, il cui ruolo era posto in discussione dal sindaco».
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