Mafia Capitale, in aula i segreti di Carminati & Co

Mafia Capitale, in aula i segreti di Carminati & Co
di Sara Menafra e Adelaide Pierucci
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Lunedì 30 Gennaio 2017, 07:59 - Ultimo aggiornamento: 31 Gennaio, 08:10

Nuovo giro di boa per il processo Mafia capitale. Da domani mattina in aula sfileranno gli imputati del maxi processo, passaggio decisivo per poi arrivare alle conclusioni della procura e di tutte le difese. Gli inquirenti hanno scelto una mossa strategica drastica: la maggior parte degli imputati sarà sentita solo in fase di controinterrogatorio. Parleranno, su sollecitazione dei rispettivi difensori, e solo dopo i pm Paolo Ielo, Giuseppe Cascini e Luca Tescaroli, che più di tutti ha seguito passo per passo il dibattimento, faranno le loro domande.

 

Una scelta che punta da un lato ad accelerare i tempi di chiusura del processo e, dall'altro, a limitare strategie difensive e interventi a tutto campo.
Gli unici tre per i quali si partirà dall'interrogatorio sono l'ex delegato al Tavolo nazionale per i migranti Luca Odevaine, considerato l'uomo di riferimento del circuito criminale nei palazzi del governo (qui risponde di corruzione ma in un filone parallelo dell'inchiesta ha già patteggiato la condanna a due anni e 8 mesi per corruzione, passata in giudicato a dicembre, restituendo anche 250mila euro), l'ex segretaria di Buzzi, Nadia Cerrito, e l'imprenditore Cristiano Guarnera, che saranno sentiti a partire da martedì e per tutta questa settimana, dopo la conclusione, oggi, dell'audizione dei testi convocati dalla difesa di Buzzi. Poi, via via, tutti gli altri, in ordine alfabetico e per capi di imputazione: dai più lievi ai più consistenti e infatti gli ultimi, tra febbraio e marzo, saranno Salvatore Buzzi e Massimo Carminati che però neppure in questa occasione potranno varcare la soglia dell'aula bunker di Rebibbia ma dovranno limitarsi all'intervento in in videoconferenza, collegati dai rispettivi carceri di massima sicurezza.

I CRITERI
Stando al calendario voluto dalla presidente della corte, Rosaria Ianniello, in ordine alfabetico si ascolteranno gli imputati a cui è contestato un solo capo d'imputazione, poi via via i reati più gravi, per finire con chi di imputazioni ne ha 24 (Massimo Carminati) e 32 (Salvatore Buzzi). Su un totale di 46 imputati 14 rispondono di 416 bis: di questi l'unico politico è l'ex capogruppo Pdl in Regione Luca Gramazio e l'unico amministratore pubblico è Franco Panzironi, ex ad dell'Ama. Seguono i politici del Pd che rispondono di corruzione, 6, e altri 7 funzionari pubblici.
Nei giorni che vanno dal 6 al 9 febbraio andranno alla sbarra, tra gli altri e salvo rinvii, il commercialista Stefano Bravo, Pierina Chiaravalle che lavorava nella coop di Buzzi, il dipendente comunale Mario Cola, l'ex presidente dell'assemblea comunale Mirko Coratti, l'imprenditore Daniele Pulcini, l'ex presidente del Munincipio di Ostia Andrea Tassone oltre a Salvatore Ruggiero e Rocco Rotolo considerati punto di collegamento tra la cosca ndranghetista dei Mancuso di Limbadi e dipendenti della 29 giugno. Tutti, tranne gli ultimi due, rispondono solo di corruzione. Giovanni Lacopo, accusato di estorsione e Giovanni De Carlo hanno già detto di non voler prendere la parola.

POLITICI E BOSS
La settimana successiva, dal 13 al 16 febbraio, sarà la volta di funzionari e dirigenti: l'ex consigliere del Pdl Giordano Tredicine che risponde di corruzione, e poi gli imputati con due capi d'imputazione, spesso per due episodi di corruzione. Tra gli altri, Franco Figurelli, capo segreteria di Coratti, l'ex ad di Ama Giovanni Fiscon, Angelo Scozzafava l'ex dirigente del dipartimento delle Politiche sociali e l'ex capo dell'ufficio giardini Claudio Turella (noto perché fu rintracciato con due buste di plastica siglate Roma capitale piene di contanti). Poi coloro che rispondono di tre capi di imputazione, Emanuela Bugitti, dirigente della 29 giugno di fiducia di Buzzi, l'ex capogruppo Pdl in Regione Luca Gramazio che risponde di 416bis, corruzione e turbativa d'asta e Pierpaolo Pedetti, consigliere comunale Pd sotto accusa per corruzione, istigazione alla corruzione e turbativa d'asta in relazione ad una gara per l'accoglienza dei migranti. A metà febbraio, dal 20 al 23 saranno in aula l'ex ad di Ama, Franco Panzironi e il presunto braccio destro di Carminati, Riccardo Brugia. Quindi, prenderanno la parola Salvatore Buzzi e Massimo Carminati, considerati i leader dell'organizzazione che hanno tutta l'aria di voler fare dichiarazioni a tutto campo.