Per Massimo Carminati si annuncia un Natale davvero solitario. Ieri, la procura di Roma ha inviato a via Arenula la richiesta di carcere duro (ovvero di 41 bis) per il presunto boss della Mafia Capitale. E la decisione del ministro della giustizia Andrea Orlando potrebbe arrivare entro Natale, quasi certamente sarà nero su bianco per la fine del 2014 visto che il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (Dap) ha già avviato l'istruttoria e sul merito è stato chiesto un parere anche al procuratore nazionale antimafia Franco Roberti. Difficile, a meno che non giunga qualche parere negativo, che il Guardasigilli scelga di rifiutare la sua firma proprio al principale protagonista di un'inchiesta su cui ha scelto di pronunciarsi in diverse sedi. Anzi, nei corridoi del ministero si prevede che la pratica si risolverà in un paio di giorni, dunque in tempo per chiudere tutto prima dell'inizio delle festività.
IL FILE GUARDIA DI FINANZA
Di certo l'inchiesta della procura di Roma sembra mostrare una rete di relazioni sempre più articolata.
SMERIGLIO IN PROCURA
Intanto, il tribunale del Riesame di Roma si appresta a chiudere il primo capitolo di valutazione dell'inchiesta curata dallo stesso procuratore capo Giuseppe Pignatone, dall'aggiunto Michele Prestipino e dai pm Giuseppe Cascini, Paolo Ielo e Luca Tescaroli. Questa mattina, si discuteranno i ricorsi di una decina di detenuti, tra i quali l'ex ad di Ama Franco Panzironi, accusato di associazione per delinquere di stampo mafioso, corruzione e turbativa d'asta. Ieri, il vice governatore del Lazio Massimiliano Smeriglio si è presentato in procura per annunciare l'intenzione di costituirsi parte civile nel processo. E sempre ieri, il Movimento 5 stelle ha presentato un'interrogazione per chiarire se una delle intercettazioni depositate recentemente sia riferita al capogruppo Pd alla Regione: «A seguito della pubblicazione dell'intercettazione telefonica in cui Buzzi e Carminati parlano di somme da corrispondere a tal ”Vincenzi” chiediamo all'omonimo capogruppo del Pd, di chiarire se quando era assessore ai lavori pubblici della giunta Zingaretti della Provincia di Roma siano stati o meno aggiudicati appalti a una delle ditte coinvolte nell'inchiesta».