Roma, sos asili, 500 maestre a rischio stop: niente supplenti fino a novembre

Roma, sos asili, 500 maestre a rischio stop: niente supplenti fino a novembre
di Lorenzo De Cicco
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Venerdì 28 Settembre 2018, 08:18 - Ultimo aggiornamento: 08:37

Col bilancio consolidato che si è arenato nelle secche del Campidoglio, finiscono nel congelatore non solo le assunzioni dei netturbini dell'Ama, ma anche tutti i nuovi contratti dell'amministrazione comunale. A partire dalle scuole, dove ogni mese, secondo i calcoli dei sindacati, vengono ingaggiate 500 supplenti, molte con chiamate' giornaliere. Il pasticcio del rendiconto, impaludato a Palazzo Senatorio perché non tornano i conti sui crediti vantati dall'Ama, rischia di avere riflessi anche su un servizio chiave, come l'apertura di materne e nidi.

La legge parla chiaro: se il consolidato non viene approvato in tempo, cioè entro il 30 settembre (considerando il week end, l'ultimo giorno utile per il voto sarebbe oggi) scatta il «divieto di assunzione di personale a qualsiasi titolo». Quindi, in teoria, anche le supplenti delle scuole comunali si troverebbero fuori gioco. Lasciando scoperte centinaia di classi, proprio a poche settimane dalla ripresa delle lezioni. Non proprio una bella notizia per migliaia di famiglie romane.

LA STRATEGIA
A Palazzo Senatorio sono già al lavoro per trovare una soluzione. Il dossier è seguito da vicino sia negli uffici delle Risorse Umane che in quelli del dipartimento Scuola, guidati dall'assessore Laura Baldassarre. L'ingaggio delle supplenti è considerato fondamentale per assicurare la tenuta del settore, ecco perché l'orientamento è tirare dritto con la chiamata delle insegnanti, anche se la dead-line del consolidato non sarà rispettata. Potrebbe essere necessario un atto che riconosca queste assunzioni a tempo «indispensabili» per garantire lo svolgimento delle lezioni, considerando che la scuola è un «servizio pubblico essenziale». Inutile dire che i sindacati siano già in allerta. «Siamo preoccupati per le supplenti - dice Natale Di Cola, il segretario romano della Cgil Fp - è ovvio che una soluzione-tampone vada trovata e in tempi brevissimi. In ogni caso, non potrà che essere una misura temporanea, buona per tirare avanti qualche giorno, perché è urgente l'approvazione del bilancio consolidato».

TELEGRAMMI SUL FILO
Approvazione che però non dovrebbe avvenire prima di fine ottobre. Passerà insomma un mese o giù di lì, secondo il cronoprogramma che viene tracciato in queste ore in Comune. Slitteranno quindi le 235 assunzioni previste all'Ama nel 2018, mentre dovrebbero essere portate a dama, sul filo, le 270 assunzioni varate dalla giunta Raggi tre giorni fa: i nuovi vigili e impiegati comunali sono stati convocati in tutta fretta, tramite telegramma, e dovrebbero firmare il contratto stamattina. A poche ore dal gong.
Anche l'assessore al Bilancio, Gianni Lemmetti, ieri ha ricordato la «sanzione accessoria» prevista per il ritardo sul voto del bilancio, sanzione che «comporta il blocco delle assunzioni fino a che non venga approvato. Quindi, dovremo attendere questo per portare a termine la delibera sul fabbisogno di personale approvata dalla giunta», ha detto ieri davanti agli onorevoli capitolini.
 

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