Omicidio Varani, l'ex di Foffo: «Era molto aggressivo, avevo paura»

Omicidio Varani, l'ex di Foffo: «Era molto aggressivo, avevo paura»
di Marco Pasqua
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Giovedì 17 Marzo 2016, 08:27 - Ultimo aggiornamento: 12:14

«Ho dormito nel letto con un assassino e non riesco a farmene una ragione». Vanessa, il nome è di fantasia, è stata l'ultima fidanzata di Manuel Foffo. A distanza di quasi due settimane dalla morte di Varani, è ancora sotto choc. Sei mesi di relazione, un amore complicato, condito anche da qualche scappatella. Perché Manuel, il killer del Collatino, lo ha detto persino ai carabinieri: «Ho avuto tante esperienze, sono un po' fissato con il sesso, con le donne. Di frequentazioni ne ho molte». Sapeva di piacere, e molto, anche alla sua ragazza. «C'era una grande intesa dal punto di vista sessuale – dice oggi – e questo è anche uno dei motivi per i quali continuavo a vederlo, nonostante tutto». Quei mesi insieme, infatti, sono stati difficili da gestire. Manuel, ricorda, faceva già uso di sostanze stupefacenti e, alcune sere, tornava da lei ubriaco. «Non era affatto facile e mi ricordo che in quei momenti era molto aggressivo – aggiunge la ragazza, che lavora per una grande istituzione locale – La sua era un'aggressività che mi spaventava». Quando, la notte, la raggiungeva in condizioni alterate dall'uso di droghe, lei lo evitava. «Non riuscivamo neanche ad un avere un rapporto, io avevo paura», aggiunge. Ha appreso la notizia dai giornali e si è subito sfogata con gli amici. «Da allora non riesco più a dormire la notte – ammette oggi – Non ci posso credere che Manuel, un killer, è stato nel mio stesso letto».
 

IL NERVOSISMO DI PRATO
«Neanche io riesco ancora a credere a quello che è successo – ricorda un amico di Manuel – Ci siamo conosciuti un anno fa, lui mi aveva anche invitato a cena, nel ristorante di famiglia. Ero con degli amici, e lui offrì per tutti. Sapeva che ero gay. Lui era eterosessuale, anzi, etero-curioso». Sapeva della frequentazione con Marco Prato, che, negli ultimi tempi, gli appariva sempre più nervoso. «Ero stato al suo aperitivo, una settimana prima – racconta ancora l'amico, che ha un'attività commerciale – e mi aveva risposto male. Gli avevo fatto notare che mi aveva dato un posto non proprio comodo e lui mi aveva insultato». E gli sbalzi di umore, ricorda, nel caso di Prato erano frequenti: «Mi sembrava bipolare, non sapevi mai cosa aspettarti da lui. Una volta era gentile, mentre l'altra ti trattava male». Cinque anni fa, i due si erano conosciuti in un locale per soli uomini, nella zona di San Lorenzo: «Abbiamo fatto sesso in dark room, e poi siamo rimasti in contatto».