Molestie al liceo Massimo, il prof vorrebbe risarcire la vittima con 30mila euro

Molestie al liceo Massimo, il prof vorrebbe risarcire la vittima con 30mila euro
di Michela Allegri
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Mercoledì 21 Marzo 2018, 08:16 - Ultimo aggiornamento: 13:10


Dopo l'ammissione di colpa, ha provato ad alleggerire la sua posizione processuale con una proposta di risarcimento: 30mila euro, in favore della studentessa quindicenne con la quale ha avuto una relazione durata circa tre mesi. Una storia proibita che era costata a Massimo De Angelis, 53 anni, professore di lettere all'Istituto Massimo del quartiere Eur, l'arresto con l'accusa di atti sessuali con una minorenne. La famiglia della ragazzina, almeno per il momento, ha rifiutato il denaro e chiede che l'insegnante riceva una condanna esemplare, mentre lui intende patteggiare la pena. Nel frattempo, dopo undici giorni trascorsi in carcere, quasi due mesi ai domiciliari, una confessione piena - «non so cosa mi sia successo... lei era consenziente» - il docente è tornato libero, nonostante il parere contrario della procura. Per il gip Annalisa Marzano, la proposta di risarcimento concreta e l'atteggiamento collaborativo tenuto nel corso delle indagini hanno fatto venire meno le esigenze di custodia cautelare. A carico del docente resta una misura interdittiva: il divieto di insegnare in scuole frequentate da minorenni.

LA DENUNCIA
L'inchiesta è partita dalla denuncia dei genitori della ragazzina che, la notte tra il 18 e il 19 dicembre, hanno controllato il telefono della figlia e hanno scoperto la relazione con il professore. La chat con De Angelis era stata cancellata - su indicazione del docente - ma il prof aveva mandato un messaggio alla quindicenne: «Notte amo', scusa». La minore, in lacrime, aveva detto ai genitori che lei e l'insegnante avevano «una relazione sentimentale», poi aveva avvisato il cinquantatreenne, dicendogli che i suoi genitori avevano scoperto tutto quanto.

L'ORDINANZA
Per il gip, De Angelis sarebbe riuscito a «plasmare la volontà» della giovane, dopo giorni di «subdola seduzione», si legge nell'ordinanza di custodia cautelare. Nel suo cellulare, gli inquirenti hanno trovato decine di messaggi spinti scambiati con la quindicenne, note audio erotiche e fotografie osè. Il 16 gennaio, De Angelis era finito in prigione. Il 27 febbraio, invece, era stato mandato ai domiciliari. Era tornato a casa dalla compagna. Poi, la proposta di risarcimento e, la scorsa settimana, la scarcerazione.

 

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