«Ringrazio, oltre al'avvocato Claudio Ferrazza che mi ha difeso, il magistrato che ha deciso il mio proscioglimento dall'accusa di abuso di ufficio, perchè l'aver approvato la delibera che imponeva agli Ncc di fuori Roma di pagare lo ztl non costituisce reato.
Quella delibera, infatti, oltre a rispondere al preciso e legittimo intento politico di tutelare i Taxi e gli Ncc che hanno la licenza a Roma e che quindi pagano le tasse nella nostra città, aveva ottenuto il riconoscimento di legittimità da parte del Segretatrio generale del Comune di Roma. Il Tar all'epoca aveva annullato la delibera giudicandola non sufficientemente suffragata dai presupposti di legge ma da questo a passare ad un abuso d'ufficio ce ne corre veramente tanto, con pace della denuncia presentata contro di me da alcune associazioni di Ncc.Oggi come allora mi auguro che una legge nazionale tuteli definitivamente la territorialità delle licenze e delle autorizzazioni dei Taxi e degli Ncc, perchè non è giusto che un noleggiatore con conducente che ha ottenuto la licenza in qualche sperduto Comune italiano in giro possa operare stabilmente a Roma, facendo concorrenza sleale agli operatori della nostra città e sottraendo risorse importanti alle già esauste casse di Roma Capitale». Lo dichiara, in una nota, Gianni Alemanno.
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