Roma, asinella violentata, la padrona: «Mela sta bene, ma scoprire chi possa essere stato»

Roma, asinella violentata, la padrona: «Mela sta bene, ma scoprire chi possa essere stato»
di Elena Panarella
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Martedì 9 Febbraio 2016, 18:19 - Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 08:41

«Siamo i primi a voler accertare la verità su Mela, la nostra asinella. Ma di certo non è mio padre, il pastore, a fargli del male così come hanno raccontato in questi giorni», dice Francesca Riccioni, figlia del proprietario dell’azienda agricola della Vaccareccia, Parco della Caffarella. «Stiamo qui dal ’76 ci conoscono tutti - continua - siamo in regola con tutti i permessi. Abbiamo oltre due mila ovini e produciamo latte da sempre. I nostri animali sono liberi così come l’asinella. Se qualcuno fa del male a loro e come se lo facesse a noi». La storia delle violenze all’asinella Mela nasce da una passeggiata tra i sentieri del parco, una donna ha raccontato di aver visto «un uomo che abusava di un asina». La notizia è stata poi diffusa dall’Associazione animalisti italiani, dopo che la signora ha denunciato il fatto ai carabinieri della stazione Tuscolana. «Abbiamo fatto venire i veterinari per accertare le condizioni dell’animale ma di sicuro non è un asino maltrattato questa è un’illazione - continua Francesca - noi la leghiamo solo quando le pecore devono passare per rientrare nei loro recinti, per il resto della giornata è libera. Se c’è qualcuno che fa del male a Mela vogliamo scoprirlo. Le accuse lanciate dall’associazione nei nostri confronti sono infondate, la nostra azienda è stata sempre frequentata da bambini e famiglie proprio perché ci sono gli animali. Purtroppo dal video non si riconosce la persona che avvicina l’asino e né tanto meno cosa stia facendo. Ecco perché abbiamo chiesto anche noi ai carabinieri di far luce su questa vicenda». E aggiunge: «Mio padre sta qui da decenni, si alza tutte le mattine alle quattro e come tutti sanno è una persona per bene. Vive per la sua famiglia e per i suoi animali figuriamoci se avesse mai potuto accettare che qualcuno potesse far del male all’asinella».

Intanto l’Associazione Animalisti italiani onlus (oltre a denunciare i fatti alle forze dell’ordina) ha chiesto un intervento da parte del Comune: «A seguito di numerose segnalazioni di cittadini residenti in zona e aventi tutte lo stesso oggetto, ovvero sevizie a danni dell’animale, abbiamo sporto denuncia ai carabinieri e comunicato loro la nostra disponibilità a prendere in stallo l’asina per toglierla da questa situazione. Ora che si faccia luce al più presto da parte di tutte le autorità competenti». Il Dipartimento tutela ambientale del Campidoglio in una lettera (protocollata e datata 8 febbraio) ha chiesto l’intervento dei vigili urbani e dell’Asl Rm2 «al fine di verificare i maltrattamenti e sevizie subite dall’equide così come denunciato dall’associazione Animalisti italiani onlus». E così è stato i veterinari della Asl e del Benessere animale sono andati a verificare le condizioni di Mela: «I veterinari sono venuti e hanno fatto anche le analisi del sangue e hanno accertato che è in perfette condizioni». 
 

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