Roma, l'Elefantino ora sorride: torna la zanna mutilata dai vandali

Roma, l'Elefantino ora sorride: torna la zanna mutilata dai vandali
di Laura Larcan
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Venerdì 18 Novembre 2016, 15:43 - Ultimo aggiornamento: 19 Novembre, 08:38

L'Elefantino di piazza della Minerva tornerà oggi a sorridere. Dopo un intervento di restauro in tempi record, l'opera progettata da Gian Lorenzo Bernini (ma realizzata nel 1667 dal seguace Ercole Ferrata) scoprirà la sua zanna risarcita dallo sfregio, consumatosi la notte tra domenica e lunedì scorso. La cerimonia di inaugurazione è prevista intorno alle ore 14 circa, ma molto dipende dal tempo. L'allerta meteo potrebbe far slittare l'omaggio al monumento. Ma l'operazione salva-Elefantino ha avuto la sua rivincita. Almeno nell'estetica. Quanto agli eventuali colpevoli e alla dinamica, le indagini non hanno ancora risolto il giallo. Che resterà un cold case a tutti gli effetti? C'è chi scommette di sì, visto che nessuna telecamera a disposizione nella piazza della Minerva e nei dintorni è puntata direttamente sul monumento, ma si continuano a visionare immagini di zone limitrofe.
 

 

LE CAUSE
Resta accreditata l'ipotesi più probabile in queste ore, quella annunciata al Messaggero dal sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce: che la punta della zanna della statua sia stata colpita rovinosamente da una pallonata, durante una goliardica partita di calcio notturna. Situazione non così bizzarra, visto che la piazza spesso e volentieri viene utilizzata come campo di calcio, come ha testimoniato il rettore della basilica di Santa Maria sopra Minerva, Frate Gian Matteo Serra. Che l'Elefantino del Bernini abbia comunque attirato tanta attenzione cittadina, e non solo mediatica, è stato confermato ieri mattina, quando lo staff di restauratrici della Sovrintendenza capitolina, che ha in consegna il monumento, è arrivato sulla piazza per cominciare le operazioni di restauro. Una folla di persone si è radunata intorno all'opera per scattare foto e selfie. Qualche residente, frotte di turisti incuriositi, scolaresche in visita al centro. Insomma, una platea variegata in attesa dell'esito del lavoro. L'intervento, avvenuto sotto la supervisione di Antonella Basile, funzionario dell'Istituto superiore per la conservazione e il restauro del Mibact (che proprio nel 2012 aveva eseguito l'ultimo restauro dell'opera), è cominciato presto, alle 8:30. Il monumento è stato transennato, mentre due restauratrici, guidate da Federica Giacomini, hanno operato sull'Elefantino dalla piattaforma mobile del mezzo meccanico.

Il punto danneggiato, infatti, si trova ad un'altezza di oltre tre metri. Fino alle 12:30 circa, ieri, sono andate avanti le verifiche dei tecnici e dei restauratori, fino a che, nel primo pomeriggio si è potuto immediatamente agire con le operazioni di riadesione del pezzo. «Preliminarmente - spiegano dalla Sovrintendenza - sono state avviate le prove di imbracatura e di protezione per mettere in sicurezza la parte dopo il rincollaggio, ed è stato predisposto un sistema di sostegno mediante delle fasce in nylon e, a completamento dell'intervento, si è ritenuto opportuno allestire, come misura precauzionale, un sistema di protezione al blocco restaurato, in quanto la resina ha tempi di presa prolungati nell'arco delle 24 ore». Infine in vista di piogge imminenti, tutta la zona interessata dall'intervento è stata chiusa con un foglio di polietilene in modo da evitare il contatto dell'acqua con la resina in fase di presa. «Era fondamentale per noi che l'opera tornasse in breve tempo alla sua bellezza e, grazie alla dedizione di tecnici e restauratori, così è stato.
Questa giusta attenzione - ha dichiarato l'assessore alla Cultura Luca Bergamo - spero possa concorrere a stimolare il senso civico da parte di tutti con la consapevolezza che prendersi cura della propria città e quindi anche dei suoi monumenti e della loro tutela è parte essenziale della cittadinanza».

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