Infermiere licenziato per assenteismo ad Anzio

Infermiere licenziato per assenteismo ad Anzio
di Antonella Mosca
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Domenica 31 Gennaio 2016, 13:32
Licenziamento per assenteismo agli Ospedali Riuniti Anzio Nettuno. Coinvolto un infermiere di 45 anni che, in seguito ad un'inchiesta giudiziaria, è stato accusato di aver timbrato il badge di presenza e di essersi poi assentato più volte dal reparto in cui doveva svolgere il suo servizio. La notifica del licenziamento è stata formalizzata nei confronti del dipendente con una lettera della direzione generale della Asl Roma 6 (ex Rm H).

 

IRREGOLARITÀ
La conferma ufficiale viene proprio dal direttore generale della Asl, Fabrizio d'Alba: «Il licenziamento – spiega d'Alba - è stato disposto a causa di gravi irregolarità in relazione alla presenza in servizio». Il dg dell'azienda sanitaria che copre il territorio dei Castelli Romani e litorale sud non aggiunge altro, al termine di una giornata in cui ha mantenuto uno stretto riserbo sulla vicenda. Ma alla fine, quando le voci erano ormai diventate di dominio pubblico e l'ufficio stampa della Asl aveva avuto mandato di confermare il licenziamento, d'Alba ha precisato che si trattava appunto di assenteismo dal lavoro. Un problema che è sembrato, nelle ultime settimane, esplodere come una bomba in varie pubbliche amministrazioni. E ieri la notizia del licenziamento in tronco dell'infermiere, di cui la Asl Rm 6 non ha reso noto il nome, ha avuto proprio un effetto bomba negli ambienti della sanità di Anzio e Nettuno e in particolare agli Ospedali Riuniti, fra i colleghi di lavoro dell'uomo.

I COLLEGHI
Qualcuno si dice molto turbato per l'accaduto, qualche altro azzarda ipotesi di sostegno: «Se è il collega di cui circola il nome – afferma un dipendente della Asl – penso che abbiano preso un abbaglio. E' una persona dedita al lavoro e sempre pronta a prestarsi per chi si trovava in difficoltà con l'altra attività che svolge nell'ambito di un servizio di ambulanze private». Ma secondo gli inquirenti c'è stata una sovrapposizioni di tempi e prestazioni: le corse in ambulanza sarebbero più volte state effettuate dopo che il dipendente aveva timbrato il cartellino di presenza in ospedale. Quindi, attività svolta in un posto di lavoro diverso durante l'orario che - stando ai dati del badge - doveva essere quello di servizio effettivo nella struttura pubblica. A quanto sembra l'indagine è solo agli inizi e l'inchiesta sull'assenteismo potrebbe coinvolgere anche altri dipendenti degli Ospedali Riuniti Anzio Nettuno, sia medici che infermieri.