Roma, incubo carta d'identità: «Il rinnovo? Tra 4 mesi»

Roma, incubo carta d'identità: «Il rinnovo? Tra 4 mesi»
di Alessia Marani
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Venerdì 5 Gennaio 2018, 07:59 - Ultimo aggiornamento: 6 Gennaio, 14:47
I DISAGI
Tempi biblici per la carta di identità. Bisogna aspettare addirittura fino a tre, quattro mesi per avere o rinnovare il documento, ora rilasciato dal Comune di Roma esclusivamente in modalità elettronica, ossia con una card dotata di microchip i cui dati sono inseriti nello Spid, il sistema pubblico di identità digitale del Viminale. Tanto occorre aspettare, per esempio, nel XIV e nel IV municipio, a Monte Mario e al Tiburtino, maglie nere dell'anagrafe capitolina, dove i primi appuntamenti per presentare la richiesta e compilare i moduli informatici con l'aiuto degli impiegati comunali sono disponibili rispettivamente non prima dell'11 e del 10 aprile. Dopodiché, toccherà attendere ulteriori sei giorni (e quindi tornare ancora una volta in municipio) per ritirare il documento. A meno che non si chieda la spedizione a casa. Insomma, quella che doveva essere una modalità per smaltire la burocrazia e rendere più facile la vita dei cittadini si sta rivelando un boomerang. Se prima ci si metteva l'anima in pace prevedendo una giornata persa in lunghe code muniti di numeretto (e di santa pazienza) agli sportelli delle ex delegazioni, ora bisogna consultare l'agenda propria e del singolo municipio (consultando il portale online Tupassi.it), fissare l'appuntamento, presentarsi nella data e all'orario stabilito, tornare per il ritiro. Se magari si è anziani e non si ha dimestichezza con il web oppure non si ha a disposizione un collegamento internet, allora toccherà andare in municipio anche solo per effettuare la prenotazione dell'appuntamento tramite il totem dell'eliminacode.
LE PROBLEMATICHE
I primi problemi erano già emersi durante l'estate e il Campidoglio aveva tentato di correre ai ripari. Sempre il XIV Municipio come fanalino di coda. L'assessorato alla Roma semplice aveva provveduto a contingentare le richieste: non più di un appuntamento e per una singola carta di identità. Misura peraltro già prevista nel portale del Viminale. Ma la musica non è cambiata, la precauzione non è bastata. E così a distanza di sei mesi le attese restano lunghe. «Nonostante le recenti assunzioni - afferma Giancarlo Cosentino, della Cisl funzione pubblica - mancano all'appello almeno altri duecento istruttori amministrativi, ovvero quei dipendenti con le deleghe alla firma del sindaco essenziali per potenziare gli sportelli anagrafici. Poi c'è il nodo della ristrutturazione della rete informatica che va adeguata, non tutti i terminali sono abilitati al collegamento con il ministero degli Interni e, di conseguenza, c'è da capire anche se e quante carte in più può emettere l'amministrazione centrale». Intanto, basta collegarsi al Tu passi per rendersi conto di quanto un romano debba attendere prima di rinnovare la propria carta di identità. In uno stesso municipio può capitare che cambino a seconda della sede a cui ci si rivolge, se quella centrale o periferica. Si può essere anche fortunati e trovare una data unica libera, un appuntamento precedentemente fissato da qualcuno e poi disdetto all'ultimo minuto. Ma le attese in media superano il mese.
Nel I municipio in via Petroselli il primo appuntamento disponibile è per il 22 febbraio, ma nella sede sulla Circonvallazione Trionfale occorre attendere fino al 7 marzo perché si liberi un appuntamento; nel II in via Dire Daua c'è un appuntamento per il 10 gennaio ma in via Goito bisogna aspettare il 26 febbraio; nel III la prima data è per il 27 febbraio nella sede di via Fracchia e al 7 marzo in piazza Sempione; nel V i primi appuntamenti disponibili all'8 e al 20 febbraio; nel VI c'è un unico appuntamento l'11 gennaio in via Cambellotti ma poi si va all'8 marzo; nel VII al 22 marzo; nell'VIII al 14 febbraio; nel IX al 6 marzo (via Silone) e al 26 marzo (largo Cannella, sede questa chiusa per le Feste e riaperta da lunedì); nell'XI al 30 gennaio; nel XII al 16 gennaio e poi al 1 febbraio; nel XIII al 12 marzo; nel XV al 2 febbraio (Cesano) e al 9 marzo (Flaminia).
LE ECCEZIONI
Più virtuoso il X. A Ostia un appuntamento era disponibile anche ieri e poi dal 22 gennaio. Ma non è un successo. Il sistema, infatti, prevede che si possa fare la richiesta anche in un municipio diverso da quello di residenza, ma quanti romani sono disposti ad arrivare fino a Ostia? Ci sono comunque dei casi «eccezionali» in cui si rilasciano ancora le carte d'identità cartacee. Ma solo per comprovati motivi di tutela della salute, di pregiudizio/danno economico (ad es. stipule, atti notarili, ecc.), di partecipazione a procedure concorsuali (concorsi pubblici, bandi di gara), di furto ovvero smarrimento del documento, se non in possesso di altro documento di riconoscimento in corso di validità, in caso di consultazione elettorale o di viaggio imminente (con presentazione di biglietto ovvero prenotazione di soggiorno).
Alessia Marani
alessia.marani@ilmessaggero.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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