Roma, allerta strisce pedonali: «Otto su dieci invisibili»

Roma, allerta strisce pedonali: «Otto su dieci invisibili»
di Mauro Evangelisti
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Mercoledì 10 Ottobre 2018, 08:11 - Ultimo aggiornamento: 14:53

Via Mercadante, vicino a via Pinciana, strada di grande passaggio. Una coppia con un bimbo su un passeggino tenta di attraversare sulle strisce pedonali. Tenta, appunto. Le zebre sono un ricordo, una suggestione, perché sull'asfalto sono cancellate e quasi invisibili; il cartello che ne segnala la presenza agli automobilisti è coperto dai rami di un albero e dunque non serve a nulla. Ancora: su un lato della strada c'è un'auto in sosta proprio sulle strisce, su quello opposto, dove il passeggino cerca un varco, c'è un Suv parcheggiato di traverso, proprio sull'attraversamento pedonale, a cui qualcuno spazientito ha alzato i tergicristalli in segno di protesta. È solo un esempio dell'insostenibile leggerezza delle strisce pedonali a Roma, cancellate in centro, cancellate in semi periferia, cancellate in estrema periferia, perché la segnaletica orizzontale è democratica ed è sparita ovunque. Roma è la città in cui la sicurezza non è garantita e che negli ultimi giorni ha visto morire tre pedoni, travolti per strada.

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ZEBRE SBIADITE
Alcuni dati: nell'80 per cento degli attraversamenti le strisce pedonali sono poco visibili, soprattutto nelle ore serali. Questa percentuale sale se ci si allontana dal centro: si arriva vicino al cento per cento. Alcuni esempi: lungo la Cassia, partendo dal raccordo, su una ventina di attraversamenti pedonali, solo due sono perfetti, tutti gli altri mostrano un bianco che ormai è divenuto grigio e che ha vissuto tempi migliori. In via di Porta Maggiore e in via Principe Eugenio, altro esempio, sembra tutto uno scherzo: le strisce magari ci sono nel lato in cui cominci ad attraversare, sbiadiscono quando arrivi dove passa il tram, scompaiono nell'altra corsia. L'automobilista che dovrebbe fermarsi, se è civile lo fa sulla fiducia, visto che le zebre dove passa lui non ci sono più. Eppure, nel lato in cui hai iniziato ad attraversare c'erano, ma poi ti hanno abbandonato. Paradosso: nelle stradine laterali, invece le strisce sono nuove e candide. Altra tappa, sperando di non essere travolti, nel viaggio all'inseguimento della zebra che non c'è: in via Nicola Salvi, vista sul Colosseo, i turisti partecipano a una roulette russa per attraversare, perché anche lì la vernice è solo un ricordo. In piazza Venezia e dintorni invece si è tentato di fare ordine: fino a qualche tempo fa la distribuzione delle strisce pedonali era cervellotica: ad esempio, in via Quattro Novembre, sono state dimezzate, visto che c'erano due attraversamenti a poche decine di metri, con effetti devastanti sulla circolazione. Lo stesso è stato fatto sotto la scalinata del Campidoglio, ma poiché le strisce non sono state completamente cancellate la differenza con quelle regolari ma sbiadite è sfuggente e molti turisti continuano a usarle. Rischiando la vita. Roma è pericolosa per i pedoni non solo perché le strisce sono invisibili, ma anche perché sono posizionate male, a volte troppo vicine ai semafori, a volte dopo una curva. Sia chiaro: non è una giustificazione per l'indisciplina degli automobilisti, che magari accelerano, malgrado i pedoni sulle strisce, perché sullo sfondo vedono un semaforo verde.

I FONDI
Secondo i rilevamenti che ha svolto l'Asaps (associazione amici polizia stradale) Roma è la città in cui gli automobilisti rispettano meno le strisce pedonali: secondo una rilevazione, in quelle senza semaforo, solo 30 auto su 200 si fermano. In totale (con o senza semaforo) se a Milano il 47 per cento degli automobilisti rispetta i diritti dei pedoni, a Roma la percentuale scende al 30. Poco incoraggiante. In altre città del mondo ci sono sistemi all'avanguardia, come le strisce 3d già usate in Islanda e in Cina, o quelle segnalate con i led e impianti luminosi (in Catalogna e nel Regno Unito, a Roma timida sperimentazione in poche strade). Nella Capitale ancora s'insegue la banale manutenzione ordinaria delle strisce pedonali. Secondo i tecnici, per sistemarle tutte, servirebbero 2,5 milioni di euro, 5 se si vuole intervenire su tutta la segnaletica orizzontale.
 

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