Incidente Roma, i due rom potrebbero tornare subito liberi

Incidente Roma, i due rom potrebbero tornare subito liberi
di Sara Menafra
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Martedì 2 Giugno 2015, 06:05 - Ultimo aggiornamento: 12:25
Rischiano pene pesanti, Antony, Maddalena e Samuele, accusati di omicidio volontario per l'incidente di mercoledì scorso a Boccea che ha ucciso sul colpo una donna filippina e ferito gravemente altre otto persone. I tre rom affronteranno la più pesante delle accuse previste per gli incidenti stradali e, se l'impostazione scelta dalla procura minorile dovesse essere confermata, la minore età del giudatore, Antony, potrebbe attenuare solo in parte (al massimo per un terzo) le pene previste che, come per ogni omicidio volontario, partono da 21 anni.





DOLO EVENTUALE

In attesa di un reato specifico più volte ipotizzato, per gli incidenti stradali anche mortali si applicano l'omicidio colposo o, come in questo caso, l'omicidio volontario con «dolo eventuale». Tradotto, vuol dire che la procura ipotizza che Antony fosse cosciente del pericolo di uccidere qualcuno quando si è messo alla guida dell'auto: ipotesi che potrebbe essere rafforzata se fosse confermato che era lui il ”proprietario” e il guidatore abituale della Lancia Lybra, sebbene fosse minorenne e senza patente. Sull'omicidio volontario si regge anche l'accusa nei confronti della moglie Maddalena e del fratello Samuele che, si ridurrebbe a ”cooperazione”, se l'accusa si trasformasse in omicidio colposo (ipotesi che non prevede il concorso nel delitto).



E, almeno per i due minorenni, lo stesso discorso vale anche per la custodia cautelare nella struttura minorile di Casal del Marmo: se il reato ipotizzato dovesse essere rivisto in omicidio colposo, Antony potrebbe essere rapidamente liberato e lo stesso varrebbe per sua moglie Maddalena. Il che non vuol dire che tornerebbero automaticamente a casa. Viste le condizioni in cui vivono i due minorenni, i servizi sociali potrebbero decidere di trattenerli comunque in una struttura protetta ma con condizioni diverse dalla custodia cautelare, per quanto minorile.



ATTENUANTE

Ad Antony, come a Maddalena, sarà comunque applicata l'attenuante per i minorenni, prevista dall'articolo 98 del codice penale. Ma la valutazione dell'attenuante non potrà comunque superare un terzo della pena prevista e sarà compensata dalla aggravanti: dunque, la pena per quanto accaduto a Boccea non potrà comunque scendere sotto i quattordici anni. E' vero però che il procedimento del tribunale minorile è molto diverso da quello penale ordinario e, nel fissare la pena, punta molto sul percorso di reinserimento e riabilitazione. Quindi, una parte di questa pena potrebbe svolgersi comunque fuori dall'istituto minorile.