“I vigili del Fuoco sono arrivati subito – continua il racconto – le infermiere ci hanno chiesto di spostarci verso l’ala del reparto dove non c’era fumo e li abbiamo atteso ore prima di essere trasferiti in un altro reparto, hanno spostato i letti nella zona non danneggiata”. I pazienti trasferiti ieri mattina erano ancora sotto choc. Il terzo piano è stato invaso dal fumo, il primo è stato praticamente allagato dal sistema antincendio che si è subito attivato. “Fumo, tanto fumo” riesce a dire a fatica un’altra paziente del terzo piano.
“Ho sentito le urla, non riuscivo a respirare, poi dalle finestre ho visto le fiamme, pensavo di morire – racconta la donna – sono sconvolta, sto male, mi tremano ancora le gambe”. Sono stati evacuati tre piani nell’ala sinistra del reparto. Dopo ore al secondo piano si sentiva ancora un forte odore di bruciato. Altri pazienti raccontano l'odissea trascorsa nella notte:"Le infermiere sono riuscite a portare fuori dalle stanze i letti e a posizionarlo nei corridoi dove non c'era pericolo". C'è chi racconta che per tamponare l'emergenza siano stati posizionati materassi nella hall di ingresso del padiglione. "È scattato il sistema antincendio, abbiamo sentito l'allarme ed è stato il panico - racconta un anziano - gli infermieri ci dicevano di stare calmi ma si sentiva odore di bruciato".
La struttura ospedaliera ha organizzato un'Unità di crisi subito dopo l'incidente. Erano 17 i pazienti ricoverati nel reparto colpito dall'incendio al secondo piano della palazzina Maroncelli. Sono stati trasferiti anche altri 40 pazienti dai tre piani evacuati. In tutto si tratta di 57 pazienti portati in altri reparti di day hospital trasformati in posti di degenza. Ai pazienti, spaventati dopo la notte di panico, sono stati messi a disposizione anche psicologi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA