«Stiamo ricevendo una serie impressionante di insulti, minacce ed auguri di morte da profili di simpatizzanti della Lega, che è partito di Governo, e da (mi auguro) sedicenti appartenenti a polizia e carabinieri come quello il cui profilo pubblico ora - scrive la Cucchi, pubblicano l'immagine del messaggio - Confesso che ho paura, per me, per la mia famiglia e per Fabio poiché nessuno persegue queste persone ma pare ci si debba preoccupare solo di Casamassima, Rosati e Tedesco». E aggiunge: «Io e Fabio non sappiamo più cosa pensare».
La sorella di Stefano, per la cui morte sono indagati tre carabinieri, ha poi pubblicato un'altra lettera arrivata a casa in cui qualcuno le ha scritto: «Dovrebbe essere lei e non Salvini a scusarsi per tutte le persone che suo fratello ha rovinato con la droga».
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Qualche giorno fa in un'intervista a Domenica In la sorella di Cucchi aveva dichiarato: «So perfettamente che la maggioranza di chi indossa la divisa sono persone perbene che compiono il loro dovere e lo fanno per noi. Però - osserva Cucchi- abbiamo un problema serio quando i carabinieri che vengono a testimoniare hanno paura a dire la verità, anche perché vediamo il trattamento riservato a Riccardo Casamassima», il carabiniere che con le sue dichiarazioni ha permesso la riapertura delle indagini e il nuovo processo.
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