La vicenda riguarda la dirigente Angela Santaniello, nei confronti della quale era scattato il provvedimento a seguito della condanna di primo grado per le proroghe degli appalti ai servizi sociali, insieme all'ex assessore Italo Colarieti e al presidente di una cooperativa.
La misura era stata adottata dal segretario, Pompeo Savarino, sulla base della legge Severino. Il giudice Cesare Russo ritiene però che "trattandosi di effetti derivanti da condanna penale, secondo interpretazione in bonam partem, che l’articolo 3 del Decreto Legislativo 39/2013, letto in combinato disposto con l’articolo 166 del codice penale, non autorizzi l’effetto ostativo al conferimento di incarichi dirigenziali in caso di condanna, anche non definitiva, per reati contro la pubblica amministrazione qualora la pena sia condizionalmente sospesa".
La dirigente è ancora sottoposta a sospensione per un successivo provvedimento disciplinare, in attesa della sentenza definitiva.
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