Roma, delitto del gioielliere Lenzi, confermata la condanna: in carcere la colf romena

Roma, delitto del gioielliere Lenzi, confermata la condanna: in carcere la colf romena
di Adelaide Pierucci
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Lunedì 1 Febbraio 2016, 08:15 - Ultimo aggiornamento: 20:08


E' finita la libertà per la colf del gioielliere Francesco Lenzi ucciso all'Axa nel corso di un assalto in villa. Laura Adriana Covalschi, 37 anni, romena, ieri è stata arrestata e portata a Rebibbia dove dovrà scontare 15 anni di carcere proprio per l'omicidio del datore di lavoro, rapinato, picchiato e seviziato in casa nell'inverno 2008. Da anni, infatti, la donna - assistita dall'avvocato Roberto Porcaro – era libera, con l'unico limite dell'obbligo di firma giornaliero nella caserma vicino casa. La condanna ora è diventata definitiva.
La domestica non si sarebbe limitata a dare il via libera ai rapinatori. Nel nuovo giudizio di appello, avallato qualche giorno fa dalla Cassazione, alla colf è stato contestato il concorso anomalo nell'omicidio. Nel giudizio precedente la domestica era stata ritenuta estranea al brutale assassinio e condannata a 5 anni e mezzo solo per la rapina. Il colpo era stato organizzato per la mattina del 25 novembre del 2008 da una banda di romeni.
Secondo la ricostruzione del pm Stefano Rocco Fava, i banditi raggiunsero l'abitazione del gioielliere, bussarono alla porta e, una volta fatti entrare dalla domestica, lo aggredirono per rubare i gioielli custoditi in casa. Francesco Lenzi, 50 anni, fu torturato: fu trovato senza vestiti, ferito alla testa, con polsi e caviglie legati, e immobilizzato con un apparecchio che emetteva scariche elettriche. I componenti della banda, domestica compresa, sparirono subito dopo il colpo. La Covalschi venne estradata dalla Romania nel 2010.
 
Nel frattempo si è aggravata la situazione processuale anche dei complici della colf del gioielliere. In particolare Iulian Dumitrascu, nel nuovo giudizio di appello che si è tenuto lo scorso anno, è stato condannato all'ergastolo mentre nel giudizio precedente aveva avuto una pena di 28 anni. I giudici gli hanno contestato l'aggravante della crudeltà. Ancora non definitive le condanne dei complici che scapparono col bottino. Uno dei banditi Ion Radu Iancu era stato arrestato qualche giorno dopo il delitto: aveva lasciato in treno, vicino Milano, una valigietta con parte dei gioielli sottratti all'orafo dell'Axa.
 

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