Alberi, le "strane potature", i cittadini ricorrono al Tar: tagli aggressivi da Monteverde a Conca d'Oro

Alberi, le "strane potature", i cittadini ricorrono al Tar: tagli aggressivi da Monteverde a Conca d'Oro
di Laura Bogliolo
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Domenica 18 Novembre 2018, 10:14
Si arriverà fino al Tar per capire i motivi dell'abbattimento degli alberi in alcune strade del Centro. Si interpellano docenti di Arboricoltura per capire come mai in viale dei Quattro Venti alcuni arbusti sono stati abbattuti, altri potati in modo aggressivo. Nella città dei 320 mila alberi e del bando da 5 milioni di euro ancora non partito, sono molte le incognite sul piano di monitoraggio e sui tagli avvenuti a macchia di leopardo. Gli esperti spiegano che certi metodi di potatura, molto aggressivi, possono provocare malattie come funghi e carie, patologie che determinano il crollo degli arbusti. Il Campidoglio da oltre un anno sta procedendo con un monitoraggio e il conseguente taglio o potatura di alberi considerati a rischio e a breve inaugurerà un metodo di controllo tecnologico grazie all'uso del georadar.

FUNGHI E CARIE
I funghi sono già apparsi su alcuni alberi a Casal Bertone. «In via Alberto Pollio ci sono bagolari potati malissimo tempo fa. Così si sono creati funghi che porteranno gli alberi a morire - dice Antimo Palumbo, storico degli alberi - La capitozzatura è un metodo aggressivo di potatura che danneggia gli arbusti, ed è il metodo più spesso adottato a Roma». L'esperto lancia l'allarme anche sui ligustri di via di Val di Lanzo, Conca d'Oro: «Hanno subito tagli e potature impressionanti, eppure il ligustro è uno degli alberi più diffusi nelle metropoli perché è resistente allo smog».

A Monteverde, in viale dei Quattro Venti, era stato annunciato l'abbattimento di 60 olmi: ne hanno buttati giù 20. Altri in parte sono stati capitozzati. Il gruppo Roma si in albera ha chiesto il parere di Francesco Ferrini, docente di Arboricoltura all'Università di Firenze e ha diffuso un video sui social: «Stiamo monitorando la situazione vista l'incuria e l'aggressività delle potature - spiega Chiara Calpini di Roma si inalbera - il docente ci ha spiegato che la capitozzatura sugli olmi provoca un ricaccio di germogli lungo il tronco e li sfigura, un professionista seleziona le branche da togliere e altre da mantenere». Viale dei Quattro Venti sui social è stata ribattezzata Il viale degli orrori.

Nel quartiere Prati, in via Leone IV, le polemiche stanno per arrivare al Tar. «Il 20 giugno abbiamo fatto un accesso agli atti per conoscere lo stato degli oltre 60 alberi abbattuti - aggiunge Calpini - non abbiamo ricevuto risposta e il difensore civico ci ha dato ragione. Al Dipartimento Ambiente ci avevano assicurato che a breve avremmo avuto informazioni, ma c'è un muro di gomma: ricorreremo al Tar». Insomma, i romani vorrebbero tanto sapere con quale logica alcuni alberi vengono salvati, altri abbattuti, altri invece ignorati. «In viale Angelico dopo il crollo di un albero, hanno proceduto ad abbattere e potare arbusti tra via Sabotino e viale Mazzini - spiega Daniela Brignone di Prati in Azione - ho chiesto a un tecnico perché non procedessero con le potature su tutto il viale, non mi ha saputo rispondere: siamo preoccupati, vogliamo sapere se gli altri alberi sono sani oppure rischiano di cadere». «Quando si aprono dei cantieri ci sono cartelli con i nomi delle aziende che lavorano conclude Calpini quando vengono tagliati gli alberi, invece, non si sa chi sta operando».
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