C’è preoccupazione, dunque, tra gli addetti ai lavori per un evento tanto atteso, come quello voluto da Papa Francesco. Ora dopo gli attentati nella capitale francese e le ultime minacce ai siti italiani più conosciuti nel mondo come San Pietro, il Colosseo e il Duomo di Milano, molti pellegrini, che avevano prenotato una stanza negli alberghi capitolini o che comunque avevano intenzione di opzionare una camera nel periodo del sinodo religioso, potrebbero annullare il loro viaggio a Roma. Ma secondo il responsabile degli albergatori romani Roscioli non è solo la paura di attentati a limitare l’arrivo di turisti e pellegrini nella Capitale: “Non credo ci sarà un grosso appeal del Giubileo per diversi motivi: intanto, perché il Papa vuole mantenere un profilo basso, invitando anche ad andare in chiesa nelle altre città. Poi ci sono molti eventi decentrati, per esempio in Polonia con il Giubileo dei giovani e infine va considerato che il Giubileo è stato dichiarato solo sette mesi fa".
Insomma, sono tanti i dubbi sollevati dalla categoria a meno di venti giorni dall’apertura del Giubileo e che potrebbero portare ad un vero e proprio flop turistico. Adesso l’obiettivo potrebbe essere solo quello di bissare le presenze dello scorso anno: "Prima di Parigi - ha aggiunto Roscioli - l'aumento previsto era del 4-5%, ovvero 700mila arrivi in più. Alla luce dei fatti di Parigi spero che si mantenga il dato di quest'anno con 14 milioni di turisti nei 12 mesi".