Il dovere della città: farsi bella ma tutti i giorni

di Ernesto Menicucci
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Giovedì 24 Maggio 2018, 08:41
C'è una Roma da tutti i giorni, quella che vivono i cittadini tra cumuli di rifiuti, alberi che cadono, bus che bruciano, strade che si allagano e/o che si aprono. E poi, però, c'è anche una Roma che ogni tanto cerca di farsi bella e mettersi in mostra, come chi si concede una serata di gala e si acconcia per non fare brutta figura. E che magari, da quella festa, trova lo stimolo per rialzarsi, per far sì che quella diventi se non la quotidianità almeno un obiettivo a cui tendere, settimana dopo settimana, mese dopo mese. Ecco, appuntamenti come l'arrivo del Giro d'Italia, evento che dovrebbe essere ripetuto se non tutti gli anni ma sicuramente più spesso (l'ultima volta è già datata 2009, quasi dieci anni fa), dovrebbero servire proprio a questo.

A ricordare a Roma, e a chi la governa soprattutto, che la Capitale del Paese ha non solo il diritto ma il dovere di farsi bella: non solo per un'occasione speciale, ma per chi la attraversa e la vive dal lunedì alla domenica, da gennaio a dicembre, dal mattino alla sera. Roma è capitale di tante cose, ma è anche capitale dello sport e delle manifestazioni più importanti: dagli Internazionali di tennis al Golden Gala di atletica, dal concorso ippico di piazza di Siena alla Formula E, fino ad arrivare appunto al ciclismo. Tutte vetrine importanti per mettersi in mostra che però non devono tramutarsi in terribili boomerang all'immagine della città. Per questo è fondamentale che, ad eventi come quello del Giro, si arrivi preparati, almeno con le strade riparate. La maglia rosa che precipita dentro una buca, dopo la caduta di Menchov nel 2009, sarebbe la riproposizione di un film tragi-comico.
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