Roma, le buche e il Giro flop: giunta sotto processo, Raggi avvia un'inchiesta

Roma, le buche e il Giro flop: giunta sotto processo, Raggi avvia un'inchiesta
di Lorenzo De Cicco
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Martedì 29 Maggio 2018, 07:45 - Ultimo aggiornamento: 10:35

Il giorno dopo la figuraccia in mondovisione del Giro fermo per buche - la tappa romana è stata trasmessa in 194 paesi - Virginia Raggi chiama a raccolta gli assessori e avvia un'indagine interna su lavori e rattoppi dell'ultimo minuto. A salire le scalette di Palazzo Senatorio, nel tardo pomeriggio di ieri, sono l'assessore ai Lavori pubblici, Margherita Gatta, e il responsabile dello Sport, Daniele Frongia. Ci sono anche altri esponenti della giunta grillina, come è capitato in altre riunioni del lunedì, conciliaboli dal clima informale ma a cadenza regolare. Ma stavolta il canovaccio è diverso. Il fiasco del Giro romano, con la gara neutralizzata dopo le proteste dei corridori contro i sampietrini e l'asfalto sbriciolato, impone una riflessione. Raggi, chiamando a rapporto i suoi, vuole sapere e capire: «Come è stato possibile?». E ancora: perché la Formula E all'Eur è stata una festa, mentre la corsa dei ciclisti, con il bitume sfarinato e i dossi sbeccati, è finita tra i mugugni dei campioni su due ruote?

RICHIESTA DI DIMISSIONI
Le opposizioni, già da domenica pomeriggio, hanno chiesto la testa della titolare dei Lavori pubblici, Gatta, ex impiegata dell'Inarcassa e militante grillina doc a cui Raggi ha appuntato i galloni di assessore nell'agosto scorso. Anche un pezzo del Movimento, a dirla tutta, ormai maldigerisce la sua presenza in giunta, ma la sindaca ieri l'ha blindata: resta al suo posto, nessun avvicendamento. Del resto solo nelle ultime tre settimane hanno lasciato il governo grillino di Roma due assessori di peso, Adriano Meloni allo Sviluppo economico e Alessandro Gennaro alle Partecipate. Un terzo cambio a stretto giro di posta non è in programma.

DOSSIER SULLA SCRIVANIA
Raggi però ha chiesto spiegazioni. Non solo a Gatta, anche a Frongia. L'episodio, è il messaggio, non deve ripetersi. Agli uffici del Dipartimento Lavori pubblici è stata chiesta una relazione sui cantieri. Gli esperti della manutenzione sono al lavoro sul dossier. Saranno ricostruiti i tempi degli interventi, con i sopralluoghi avvenuti solo due settimane fa, il 14 maggio, i lavori partiti in tutta fretta la settimana scorsa e gli ultimi rammendi realizzati in corsa, fino a due ore prima che partisse la gara della maglia rosa. Nessun bando europeo programmato nel medio periodo, anche se il Comune stava lavorando alla tappa romana del Giro da un anno.

I FONDI GIÀ STANZIATI
C'è anche un altro aspetto da chiarire. Sia per piazza Venezia che per via IV Novembre, dove le biciclette hanno dovuto zigzagare tra dossi e sampietrini, i fondi per i cantieri sono stati stanziati tre anni fa. Entrambi gli interventi fanno parte dei lavori per il Giubileo della Misericordia, che ha preso il via alla fine del 2015. Le due gare incredibilmente non sono ancora state assegnate, inceppate nel vischio della macchina burocratica capitolina. Un appalto, quello per rimettere a nuovo piazza Venezia, dovrebbe essere aggiudicato entro un paio di settimane, quindi i lavori partiranno all'inizio dell'estate. A Giro avvenuto. Per via IV novembre ci vorrà ancora qualche mese, la commessa dovrebbe essere affidata prima della fine dell'anno, si spera.
 

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