Giorlandino ritrovata a Pompei. La manager in lacrime: volevo solo serenità

Giorlandino ritrovata a Pompei. La manager in lacrime: volevo solo serenità
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Sabato 28 Giugno 2014, 13:45 - Ultimo aggiornamento: 30 Giugno, 01:38

Quando una poliziotta libera dal servizio le si avvicinata, si trovava davanti alla basilica del santuario della Madonna di Pompei.

Si chiude il giallo della scomparsa di Maria Stella Giorlandino, la manager delle cliniche romane Artemisia che era sparita da mercoledì sera. E' stata rintracciata alle 20,25 in piazza Bartolo Longo. «Volevo la serenità, volevo stare solo serena. Ringrazio tutti quelli che mi vogliono bene e si sono preoccupati per me», ha detto in lacrime, evidentemenmte provata, al telefono con Skytg24.

Il ritrovamento «Avevo bisogno di serenità, perché è da un po' di tempo che non sono serena», ha detto Mariastella Giorlandino alla poliziotta libera dal servizio che ieri l'ha riconosciuta e avvicinata in Piazza Bartolo Longo a Pompei, all'esterno del Santuario della Beata Vergine del Rosario. Alla poliziotta, che era a passeggio con la figlia neonata, l'imprenditrice ha raccontato di essere partita senza una meta precisa e di aver deciso di volta in volta le tappe del viaggio. «Mi ha detto di essere venuta qui per rivolgere una preghiera alla Madonna», ha raccontato ai colleghi. L'agente, dopo aver riconosciuto l'imprenditrice romana scomparsa tre giorni fa, le si è infatti avvicinata per parlarle. È bastato poco perché lei confermasse la sua identità: «Sì, sono Mariastella», le ha detto. La donna è stata quindi accompagnata al Commissariato di Pompei, poco distante dall'entrata del Santuario.

Una libera scelta Provata dal viaggio, ma tranquilla e con vestiti diversi da quelli con i quali è partita, Mariastella Giorlandino ha spiegato di aver lasciato Roma spontaneamente. Senza una meta precisa, ha deciso di volta in volta le tappe del suo viaggio, passando per la stazione di Napoli, dove era stata notata da un capotreno, e dove avrebbe chiesto informazioni per proseguire il suo viaggio in direzione Palermo. Ha poi deciso di recarsi a Pompei, meta dei pellegrinaggi di tanti fedeli. E a Pompei si è ricongiunta con il marito, avvertito dagli agenti che era lì e, soprattutto, in buone condizioni.

L'auto ritrovata I caribinieri ieri sera avevano ritrovato la sua Smart bianca in via Lancisi, a pochi metri dalla metro Castro Pretorio ma non lontana anche dalla stazione Termini da cui la donna potrebbe quindi aver preso il treno che l'ha portata fino in Campania. La Smart era regolarmente chiusa a chiave e parcheggiata vicino a dei cassonetti. In via Lancisi si trova uno degli studi medici dei centri diagnostici Artemisia Lab, dei quali Giorlandino è titolare.

Il testimone Un capotreno, in un'intervista al Tg1, aveva raccontato di avere visto alla stazione di Napoli la donna scendere da un treno proveniente da Roma e chiedere informazioni per continuare il viaggio verso Palermo. La manager, titolare dei centri diagnostici Artemisia Lab, secondo il racconto del teste appariva «visibilmente tesa e confusa, non aveva con sé valigia o bagagli» e avrebbe detto, a chi chiedeva informazioni, «mi aspettano». Giorlandino quindi potrebbe aver semplicemente lasciato l'auto nei pressi di Termini per poi salire su un treno per Napoli. Ma perché allontanarsi da casa senza avvertire nessuno, il marito e il figlio di 12 anni rimasti nella sua villa sulla Appia Antica? E perché non farsi sentire per giorni?

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