Racconta il professor Masetti: «Si tratta di un caso quasi unico per le dimensioni cui era arrivata questa neoplasia, cresciuta localmente in modo abnorme. Purtroppo non è la prima e nemmeno l'ultima paziente che si presenta alle cure mediche con un tumore molto grande, ma certo posso dire di non aver mai visto in 35 anni di carriera una neoplasia di queste dimensioni. Adesso dovremo aspettare i risultati dell'esame istologico ma in genere questi tumori hanno una biologia non molto aggressiva, ed anche lo sviluppo di eventuali lesioni secondarie avviene in modo più lento».
Ma come è possibile che una persona attenda così tanto tempo prima di rivolgersi al medico? Spiega il professor Masetti: «Si arriva malauguratamente ancora a situazioni così estreme perché a volte la paura del tumore è talmente paralizzante da creare un circolo vizioso: ti accorgi di avere un tumore, la paura ti blocca e il tumore continua a crescere; all’angoscia per la malattia poi si somma un senso di vergogna e mortificazione perché ci si rende conto della propria manchevolezza e insorge la preoccupazione di essere rimproverata per esempio dai familiari»,
L’Unità Operativa di Chirurgia Senologica del Gemelli effettua una media di 800 interventi annui, prevalentemente per tumori del seno.
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