Guidava l'auto in cui venne ucciso Sandri: arrestato per una rapina in banca con ostaggi

Guidava l'auto in cui venne ucciso Sandri: arrestato per una rapina in banca con ostaggi
di Marco De Risi e Elena Panarella
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Mercoledì 3 Ottobre 2018, 07:18 - Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre, 12:56
Via Anagnina, nove del mattino. Due rapinatori armati di taglierino con il volto coperto da parrucche e occhiali da sole fanno irruzione nell'agenzia Monte Paschi di Siena e costringono un cassiere a consegnare loro 25 mila euro. Nella banda dei rapinatori c'è Marco Turchetti, amico di Gabriele Sandri. Contemporaneamente i colleghi del dipendente vengono immobilizzati con fascette di plastica (come quelle utilizzate dagli elettricisti), imbavagliati e chiusi in una stanza.

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L'ALLARME
Mezz'ora dopo alla sala operativa del 113 scatta l'Sos dalla filiale. Due equipaggi delle volanti arrivano sul posto in poco tempo. I poliziotti sanno che spesso scatta l'allarme in banca e poi si rivela essere un errore. Ma in questo caso non è andata così, si sono trovati davanti solo un cassiere. Terrorizzato. Sa che nell'altra stanza ci sono i banditi con gli ostaggi, teme una sparatoria. Non dice una parola, fa solo un cenno: una smorfia che mette in allarme gli investigatori che tirano fuori le pistole. Pochi istanti e i banditi si trovano faccia a faccia con i poliziotti. Dopo una breve trattativa, i due si arrendono. Vengono liberati i dipendenti che nel frattempo erano stati fatti stendere a terra e recuperati i 25.000 euro.

Ad attenderli fuori forse un palo su una Volkswagen Polo, fuggito poi a piedi. Una mattinata di ordinaria follia quella vissuta dai dipendenti della banca, probabilmente sotto osservazione da giorni. Ma i banditi presi, sono, secondo gli investigatori, specialisti del crimine: Tiziano Martelli e Marco Turchetti, 30 e 29 anni. E proprio Turchetti, ha un passato dal sapore tragico che riguarda uno dei fatti di sangue rimasti più impressi nella memoria dell'opinione pubblica. Era lui che guidava l'auto, una Scenic, dove è morto il tifoso laziale, Gabriele Sandri 28 anni, ucciso da un colpo sparato da un poliziotto l'11 novembre del 2007 nella piazzola dell'area di servizio Badia al Pino, lungo l'A1 (all'altezza di Arezzo). Una storia durata anni di processi e che ha visto condannare Luigi Spaccarotella ad oltre nove anni per omicidio.

LA TRAGEDIA NEL 2007
L'agente, si accorse che c'erano dei tafferugli fra tifosi juventini e laziali ed ecco che esplose un colpo di pistola. Il proiettile attraversò le due carreggiate dell'autostrada e si conficcò nel collo di Gabriele Sandri mentre era seduto in auto uccidendolo dopo pochi minuti. Marco Turchetti guidava l'auto con l'amico laziale che vide morire sotto gli occhi. Soprannominato nella tifoseria laziale, Ovo fu indagato dalla polizia per avere partecipato agli scontri fra juventini e laziali nell'area di servizio. Ma dopo anni di processo fu scagionato completamente da quelle accuse. Un altro fatto drammatico, che fu la diretta conseguenza della morte del tifoso laziale, fu l'assalto alle caserme della polizia che avvenne lo stesso giorno a Roma. Verso sera, le tifoserie si ritrovarono allo stadio Olimpico e accaddero dei disordini senza precedenti. Gli ultrà distrussero il Coni mandando in frantumi le ampie vetrate e poi, armati di asce e bastoni, assaltarono la caserma della polizia Guido Reni. Non solo, assaltarono anche il commissariato Ponte Milvio.
 
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