Roma, furti su ordinazione in boutique di lusso di via Condotti: arrestata coppia di romeni

Roma, furti su ordinazione in boutique di lusso di via Condotti: arrestata coppia di romeni
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Martedì 15 Novembre 2016, 10:27 - Ultimo aggiornamento: 16 Novembre, 14:21

I Carabinieri della Stazione di Roma San Lorenzo in Lucina hanno arrestato una coppia di cittadini romeni, lui 42enne e lei 33enne, trovati in possesso di borse di lusso, rubate poco prima all'interno delle boutique di via dei Condotti «Philipp Plain», «Christian Dior», «Gucci» e «Louis Vuitton», nonché di strumenti elettronici idonei ad inibire le frequenze radio dei dispositivi antifurto installati alle uscite degli esercizi commerciali.

I Carabinieri di San Lorenzo in Lucina, quotidianamente impegnati per prevenire ogni fenomeno di illegalità nel cuore della Capitale, hanno notato i due che entravano ed uscivano freneticamente dai negozi lungo la regina delle vie dello shopping; davanti alla boutique di Louis Vuitton, in particolare, li hanno visti uscire di corsa con l'uomo in particolare che presentava un vistoso rigonfiamento sotto la giacca. A quel punto è scattato il controllo. L'uomo nascondeva una borsa da donna del valore di circa quattromila euro rubata dalla boutique della griffe francese e in tasca aveva un dispositivo elettronico, cosiddetto jammer, che comunemente inibisce le frequenze radio, nel caso specifico dei dispositivi antifurto installati alle uscite degli esercizi commerciali e di fatto li neutralizza.

La successiva perquisizione scattata nel loro SUV Audi Q5, parcheggiato in via Sistina, ha permesso ai Carabinieri della Stazione di Roma San Lorenzo in Lucina di recuperare altre tre borse rubate in precedenza in altre boutique di via dei Condotti oltre ad una tronchese utilizzata per la rimozione delle placche antitaccheggio magnetiche.

Tra le loro cose, i Carabinieri hanno inoltre scovato documentazione che dimostrerebbe come i due ladri si spostavano in varie città europee dove, con la medesima tecnica, rubavano articoli di lusso che fotografavano e inviavano ad una serie di contatti attraverso sistemi di messaggistica istantanea, agendo probabilmente su ordinazione. Le costose borse sono state restituite ai responsabili dei negozi derubati.

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