Roma, furti e borseggi ai turisti: le bande rom in trasferta

Roma, furti e borseggi ai turisti: le bande rom in trasferta
di Alessia Marani
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Giovedì 3 Agosto 2017, 09:02 - Ultimo aggiornamento: 12:05

Arrivano da Parigi, ma anche da un paesino ai margini di Sofia, in Bulgaria. Sono le bande di ladre rom che amano le vacanze romane, quelle in Centro, nelle vie dello shopping e dei negozi di lusso, mescolate alla folla dei turisti. Adocchiano le prede: meglio se giapponesi (nella loro cultura il furto non esiste e così sono più sprovvedute) o asiatiche ed arabe perché sono le più facoltose.
 
 


Ma anche i viaggiatori russi. Come la coppia derubata di 15mila euro in contanti all'interno di una boutique di piazza di Spagna: due delle ladre in trasferta da Parigi sono nel negozio, altre due fuori a fare da palo. Una indossa il velo bianco sul capo e occhiali da sole, sembra una turista araba interessata a scarpe e vestiti, invece, con la complice ronza intorno alla coppia russa. Approfitta di una distrazione ed ecco le mani infilate nello zainetto appoggiato a terra. Il colpo è fatto. Sheila di 36 anni, Zorika di 38, Djania di 28 anni e Suzana di 30, sono già state denunciate dai carabinieri della stazione di San Lorenzo in Lucina per un altro raid, questa volta in una profumeria di via del Corso. Sono state viste sgattaiolare via chiamando un taxi.

COME SCIAMI
I militari le hanno riconosciute dalla descrizione delle vittime e scandagliando a ritroso le immagini girate dalla videocamera del negozio le hanno sorprese di nuovo all'attacco: si muovono come uno sciame attorno alle vittime, provano profumi, si guardano alle spalle e via il portafogli, che viene svuotato immediatamente dei contanti e gettato nel cestino si piedi della cassa. A Roma trascorrono soggiorni di 10/15 giorni, in appartamenti di periferia, poi tornano in Francia. «Di bulgare di etnia rom invece - rivela Tommaso De Simone, comandante della stazione di San Lorenzo in Lucina - ne abbiamo arrestate tre il mese scorso: erano arrivate per il week-end direttamente con i pullman che fanno la spola con l'Est Europa». Pendolari low cost del borseggio. I militari di San Lorenzo in Lucina combattono la loro battaglia quotidiana contro le gang di ladri e borseggiatori che assediano il Centro e, angeli silenziosi, vegliano sui turisti. Ne intercettano i movimenti, ne conoscono il modus operandi e, a volte, anche le facce.

Da quando il comando provinciale ha rafforzato i controlli e in giro, anche per più di 10 ore al giorno, c'è la speciale squadra di carabinieri in borghese, i risultati non sono mancati: nel 2015 si è registrato un -9% di denunce rispetto al 2014; nel 2016 un -21% rispetto al 2015 e già nei primi mesi di quest'anno il trend è di un ulteriore -16%. Nella rete dei militari sono finiti falsi poliziotti che estorcevano denaro ai turisti; manolesta che si fingevano turisti in fila alla Bocca della Verità e altri in coda in una gelateria; gang della spaccata sui vetri di bus e auto di turisti; bande di sudamericani in azione nelle hall degli hotel e nei ristoranti pronte ad agguantare borse e telefoni lasciati incustoditi. «Gli ultimi due - racconta un maresciallo esperto - li abbiamo pedinati e colti in flagrante in un fast food di via delle Muratte. Uno faceva da palo, l'altro si è seduto accanto a un turista, ha appoggiato per terra la sua borsa poi si è alzato e insieme alla sua si è portato via anche lo zainetto dello straniero. Ma è rimasto deluso: dentro c'erano solo acqua e frutta».

I TUTOR
I sudamericani si muovono in gruppi anche di 10 persone. Spesso è una famiglia intera a entrare in azione. Sempre c'è uno più esperto che mostra agli altri come fare, un tutor. I marsigliesi, invece, si occupano della truffa ai bancomat: in due, in coppia, una distrae l'utente e l'altro sottrae la carta. L'Arma mette in campo controlli e prevenzione, ma servono accorgimenti: mai lasciare incustoditi i bagagli; coprire bene la mano mentre si digita il codice bancomat; mai lasciare la carta di credito a negozianti o camerieri; a bordo dei mezzi pubblici evitare di sostare nei pressi delle porte; lasciare documenti di viaggio o oggetti di valore nelle casseforti in hotel; nei luoghi affollati, anche nei negozi, meglio tenere soldi in marsupi perennemente a vista.