Fori pedonali, errore ripetuto: quella strada un monumento da non evitare

Fori pedonali, errore ripetuto: quella strada un monumento da non evitare
di Mario Ajello
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Giovedì 26 Giugno 2014, 08:07 - Ultimo aggiornamento: 08:08
Un anno di sperimentazione non ha insegnato nulla. Ora si passa alla pedonalizzazione completa dei Fori Romani.



Le conseguenze si abbatteranno sulla zona circostante, che è a sua volta archeologica. Il grumo di inquinamento e di traffico - come ha fatto notare l’ex soprintendente, Eugenio La Rocca - sarà a tutto danno della Domus Aurea e delle Terme di Traiano.

Per di più, la via dei Fori Imperiali - una strada monumento, che fa parte della storia urbanistica di Roma su cui non si può infierire perchè Roma è l’Urbe e non è un giocattolo - viene preclusa ai romani che prima la percorrevano per i propri spostamenti e ne godevano partecipando alla grande bellezza del panorama che la circonda. Il loro colpo d’occhio adesso viene negato. E un pezzo di Roma viene di fatto tolto ai romani.



Il grande storico Luciano Canfora ha ricordato che i problemi del traffico non si risolvono tramite «iniziative estetizzanti». Non si risolvono nemmeno con iniziative estemporanee, che producono caos nella viabilità e si rivelano penalizzanti sui tempi di percorrenza cittadina di chi va al lavoro usando un mezzo proprio. La pedonalizzazione completa dei Fori si presenta così come un misto di insensibilità alla vita reale e ai ritmi quotidiani dei cittadini di Roma e di tradimento della storia e delle sue stratificazioni. Parigi ha mai pensato di disfarsi dei grandi boulevard che furono fatti costruire da Napoleone III? No. E non si vede perchè a via dei Fori Imperiali debba toccare una brutta sorte, invece di aiutarla a conservare tutto il prestigio internazionale che ha.

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