Fori, nell'oasi per turisti solo topi e immondizia

Fori, nell'oasi per turisti solo topi e immondizia
di Laura Larcan
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Martedì 9 Agosto 2016, 09:14 - Ultimo aggiornamento: 10:46

Da oasi dell'accoglienza turistica a cortile di incuria e degrado. Un centro di informazioni turistiche con affaccio sui Fori imperiali ridotto a terra di nessuno. È lo strano caso del Visitor Center ai Fori del Comune di Roma che a dispetto di una posizione di prestigio unica al mondo, langue ormai in uno stato di semi-abbandono. Resta in funzione solo un piccolo info-point con annesso mini bookshop (dove l'aria condizionata è fuori uso e l'effetto serra è dominante), sotto l'egida dell'Assessorato capitolino al Turismo, ma i servizi e il decoro di tutto l'ambiente non hanno certo l'appeal di un centro di accoglienza di una Capitale di respiro internazionale. È bastato un sopralluogo, ieri, per rendersene conto. Niente punto ristoro, niente più organizzazione di tour con guide professioniste, niente toilette, niente cura del verde, niente tavolini relax. Il chiosco-caffè ha drasticamente chiuso i battenti.

 

SPORCO E MAGAZZINI
Restano vecchie strutture accatastate dietro transenne come magazzini a vista e spazzatura a cielo aperto. Ne approfittano gli ambulanti abusivi delle bottigliette d'acqua, che qui imperversano in un via vai di business illegale, sfruttano tutti gli angoli fuori controllo come depositi di merci da vendere nell'area dei Fori. I bagni non sono più in funzione, protetti da una grata fatiscente. E può capitare che i più incontinenti frequentatori approfittino di muri e angoletti. In tarda mattinata, nelle ore più calde, c'è chi bivacca su panchine immerse tra piante e aiuole senza manutenzione. La pulizia non è più così tempestiva, col risultato che di notte si vedono scorrazzare anche i topi. «L'Ama è stata sollecitata ma ci sono ritardi negli interventi di derattizzazione», raccontano dagli uffici. L'intero spazio è assediato da adescatori salta-fila che si posizionano fissi sulle scale d'ingresso. Le lamentele non mancano. I turisti che lasciano biglietti di critiche, i residenti delle case che si affacciano sul cortile, gli stessi lavoratori dell'info-point.
 
PROGETTI MANCATI
Pensare che quando venne inaugurato il 31 marzo del 2012, con cerimonia istituzionale alla presenza dell'ex sindaco Alemanno, e il sovrintendente capitolino Broccoli, doveva essere il fiore all'occhiello del turismo romano, un modello all'avanguardia per la promozione e la valorizzazione. Un progetto di rilancio era passato anche per la giunta Marino, quando l'ex assessore alla Cultura Giovanna Marinelli nel 2015 ne voleva fare un punto expo hi-tech, in stretta sinergia con la promozione degli archeo-show al Foro di Augusto di Piero Angela e Paco Lanciano. Si parlò persino di portare qui parte del grande plastico della Roma di Costantino chiuso al Museo della Civiltà Romana all'Eur. Eppure la debacle del Visitor Center è sotto gli occhi di tutti. Il paradosso è che a luglio l'amministrazione ha prolungato l'apertura dell'info-point per tutta l'estate fino alle 22. Per offrire cosa? Manca la Caffetteria, infatti. Il 15 dicembre 2012 partiva la concessione dello spazio ristoro. Durata, fino al 31 dicembre del 2014 con possibilità di proroga per un massimo di due anni. Tutto interrotto il 15 luglio. «Devono rifare la gara», fanno sapere dagli uffici. Manca ormai il servizio di tour con guide ufficiali. «Le visite sono state sospese da mesi perché il concessionario non ci rientrava con i soldi - raccontano alcune guide - Il lavoro nel 2015 era diminuito molto, tra l'altro molti clienti venivano dirottati dai promoters salta-fila che si piazzavano davanti all'ingresso». Peccato che sui cartelli all'esterno ancora vengano pubblicizzate le visite guidate.