«I vandali hanno colpito non solo le vetrine e il marciapiedi antistante il teatro - spiegano dal teatro Vittoria - ma anche l'attiguo ufficio postale scrivendo frasi come 'Cristicchi boià e 'No al revisionismò».
Viviana Toniolo, direttore artistico del Vittoria, esprime il suo sconcerto per la violenza del gesto: «Non riesco a spiegarmi le ragioni che possano spingere degli individui a colpire un teatro, simbolo per antonomasia della libertà di espressione. Peraltro Simone Cristicchi nei suoi spettacoli racconta storie di grande umanità legate alle vittime degli eccidi e non fa certo propaganda politica». Sull'episodio indagano la questura e la Digos.
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