Roma, crollo lungotevere Flaminio: tre rinvii a giudizione e una assoluzione

Roma, crollo lungotevere Flaminio: tre rinvii a giudizione e una assoluzione
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Martedì 21 Novembre 2017, 10:37 - Ultimo aggiornamento: 17:24

Tre rinvii a giudizio e una assoluzione. È quanto ha deciso il gup di Roma, Costantino De Robbio, in relazione al crollo parziale del palazzo di Lungotevere Flaminio 70 avvenuto la notte del 22 gennaio del 2016.

 

 


Il giudice ha disposto il processo, che inizierà il prossimo 29 maggio, per coloro che si occuparono dei lavori di ristrutturazione dell'appartamento da cui partì il crollo: Massimo Canepa, legale rappresentante della Edilarch 88 srl, il progettista Roberto Mattei e il titolare della ditta esecutrice dei lavori Pasquale Famà. I tre sono accusati di disastro colposo, stessa accusa contestata al proprietario dell'appartamento, Giuseppe Rigo De Righi, che è stato, invece, assolto in abbreviato con la formula «per non aver commesso il fatto».

 


Secondo l'impianto accusatorio del pm Antonella Nespola, i lavori svolti all'ultimo piano dell'immobile, una costruzione che risale agli anni '30, determinarono il collasso del sesto e settimo piano così come accertato da una consulenza tecnica. Nell'appartamento furono eliminati tutti i tramezzi compromettendo la stabilità del palazzo. 


 

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