Fiumicino, l'oleodotto sorvegliato speciale: enormi danni ambientali per gli sversamenti

Fiumicino, l'oleodotto sorvegliato speciale: enormi danni ambientali per gli sversamenti
di Umberto Serenelli
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Giovedì 22 Gennaio 2015, 11:41 - Ultimo aggiornamento: 11:46

Istituita a Fiumicino la Commissione straordinaria di cui faranno parte i rappresentanti di Roma Capitale dei comuni di Civitavecchia, S. Marinella, Cerveteri e Ladispoli.

L’obiettivo dei comuni attraversati da circa 70 chilometri di oleodotto, è quello di controllare che l’Eni, proprietaria della condotta sequestrata Civitavecchia-Fiumicino, proceda all’installazione del nuovo sistema anti-effrazione vibro-acustico lungo la tubazione che trasporta combustibile per aerei. L’idea di creare un organismo di controllo è del comune di Fiumicino attraverso un consiglio straordinario.

«Il tratto di costa tra Civitavecchia e Fiumicino ha bisogno di uno scambio di informazioni - spiega il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino - per questo occorre una collaborazione istituzionale per individuare e affrontare uniti i problemi».

Il riferimento è ai continui sversamenti che hanno provocato, tra Palidoro e Maccarese, enormi danni ambientali. «Condivido questo modo di fare prevenzione - dice Athos De Luca, presidente della IV commissione capitolina - perché scongiurare intervenire poi».

La presidente del consiglio di Civitavecchia, Alessandra Riccetti, ha precisato: «Una cosa molto grave perché è difficile oggi quantificare il futuro danno ambientale». Il vice-sindaco di Ladispoli, Giorgio Lauria, ha espresso la disponibilità della sua amministrazione. Gli ha fatto eco l’assessore all’Ambiente di Cerveteri, Andrea Mundula: «Il litorale è di tutti, siamo in linea con l’odg e partecipare al tavolo».

Perplessità davanti alle dichiarazioni del presidente della commissione Ambiente di Fiumicino. «Non esistono normative - dice Angelo Petrillo - a livello nazionale che obblighino le società a adeguare con sistemi di sicurezza gli oleodotti». L’assessore all’Ambiente ha invece fornito un dato sconcertante. «Sullo sversamento del 31 gennaio 2012 in zona Maccarese - precisa Roberto Cini - si sta ancora procedendo alla bonifica: figuratevi il tempo che si renderà necessario per quelli dei mesi scorsi».

Il comandante della Capitaneria di porto, Lorenzo Savarese, ha invece bacchettato l’Eni in termini di procedure e sull’assenza di ditte specializzate a intervenire in casi di emergenza. Il responsabile della Logistica dell’Eni, Alessandro Gaeta, ha annunciato che sul tratto di oleodotto Pantano-Seram è stata ultimata la messa in sicurezza con il sistema vibro-acustico, mentre quello incriminato tra Civitavecchia-Fiumicino è in stato di conservazione. Gaeta ha anche garantito interventi di ripopolamento in sintonia con gli ambientalisti, cosa però smentito da Riccardo Di Giuseppe, responsabile dell’oasi Wwf di Maccarese.

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