Un’operazione messa in campo dopo le ultime polemiche che hanno visto tassisti e noleggiatori confrontarsi tra di loro a colpi di ipotetiche ronde (quelle che gli autisti delle auto bianche volevano mettere in atto per non farsi sfilare il lavoro dai nemici giurati di sempre) ed esposti al Prefetto di Roma, fatti dai rappresentanti degli Ncc, per evitare scontri fisici tra gli appartenenti alle due categorie. Una guerra, quella sul servizio pubblico in strada, che va avanti ormai da anni e che è destinata ad inasprirsi sempre di più.
Nello specifico i controlli di questa mattina hanno riguardato la documentazione, gli "ordini di servizio" che permettono l'attività fuori dal comune di appartenenza e l'idoneità dei conducenti alla guida. Gli accertamenti degli ispettori del lavoro sono invece stati volti alla verifica della regolarità delle dipendenze degli autisti, soprattutto dal punto di vista contributivo. Sono stati alla fine controllati 55 veicoli NCC, tutti provenienti da altri comuni d'Italia: 13 di essi sono risultati non in regola e sono stati sanzionati ai sensi dell'art. 85 del Codice della strada, e sottoposti a fermo amministrativo per tre mesi. Gli ispettori del lavoro hanno invece trovato ben 11 autisti che lavoravano in nero: per i titolari delle rispettive aziende responsabili sono scattate pesanti sanzioni economiche e l'obbligo di regolarizzare il dipendente - pena la chiusura dell'attività - oltre al fermo del veicolo per 60 gg. Per i soli articoli del Codice della strada sono invece stati elevati verbali per un totale di 2.100 euro circa. I 13 mezzi resteranno in rimessa forzata per 3 mesi.