Roma, piazza Navona: sicurezza "fai-da-te" per la Festa della Befana. Le associazioni: «Ma così la festa è a rischio»

Roma, piazza Navona: sicurezza "fai-da-te" per la Festa della Befana. Le associazioni: «Ma così la festa è a rischio»
di Camilla Mozzetti
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Sabato 18 Novembre 2017, 09:31 - Ultimo aggiornamento: 18:13
La clessidra corre veloce: alla Festa della Befana di piazza Navona (in partenza il prossimo 2 dicembre) mancano appena 14 giorni. Eppure non c'è ancora traccia del piano di sicurezza per la kermesse né della graduatoria con l'elenco dei vincitori. Molte associazioni già alzano bandiera bianca: «Quest'anno la festa salterà». Uno dei nodi cruciali riguarda proprio il piano di sicurezza per garantire che nei 36 giorni della rassegna la piazza sia protetta e controllata. Ma da chi? Il Comune ai primi di novembre ha riunito le associazioni dei commercianti e ambulanti per sondare la loro disponibilità a redigere un piano di sicurezza. I diretti interessati hanno strabuzzato gli occhi: «Dal bando spiega Vittorio Baglioni, segretario della Fivag Felsa Cisl Roma gli operatori devono garantire l'attuazione del piano sicurezza ma non mettersi loro a redigerlo cercando di capire se e quanti punti d'accesso garantire e quanti altri, invece, isolare».

«RICHIESTA ILLEGITTIMA»
«Un'anomalia aggiunte Valerio Mangione dell'Anva Confesercenti dopo i fatti di Torino e la circolare del ministro Minniti il Comune nella persona del dipartimento alle Attività produttive voleva affidare a noi sia l'organizzazione delle autoambulanze e la disponibilità dei vigili del fuoco, che la security per individuare i varchi e posizionare in ognuno degli stewart, ma questo spetta all'organizzatore della festa». Che altri non è se non il Campidoglio stesso. A farla breve gli operatori e questo è scritto nero su bianco nel bando di partecipazione devono attuare il piano che deve però essere messo a punto da chi decide di organizzare la rassegna. Inevitabilmente le associazioni hanno rifiutato questa proposta. Il Comune pare ci abbia messo una pezza aprendo una manifestazione di interesse per trovare società disponibili a organizzare il controllo della piazza durante la kermesse. Dovrebbero essere 4 o 5 i soggetti potenzialmente validi. Ma il tempo corre e le certezze non gli vanno dietro. Oltre al piano di sicurezza, a latitare è anche la graduatoria con i vincitori delle 48 postazioni più discusse. Vale a dire i 28 banchi per il commercio e i 20 per l'artigianato. A presentare la domanda di partecipazione sono stati 144 soggetti ma il dipartimento Attività produttive fino allo scorso martedì ha chiesto documenti integrativi. Della serie: c'è ancora del lavoro da fare. Dall'assessorato al Commercio di Adriano Meloni fanno sapere che la graduatoria dovrebbe esser pubblicata nei primi giorni della prossima settimana. «Quando invece conclude Mangione sarebbe dovuta uscire lo scorso 10 novembre».

LE DOMANDE
Già si sa che tra i 20 banchi dedicati all'artigianato, a quelli cioè che producono giocattoli o alberi di Natale e presepi, 10 resteranno vuoti. «Le domande conclude Baglioni non sono arrivate, perché gli artigiani non hanno partecipato». Di fatto si rischia di lasciare la piazza semivuota (non c'è traccia neanche dei possibili vincitori per i 12 banchi culturali) o di riservarla solo al commercio e dunque agli ambulanti pronti a vendere dolciumi e oggetti natalizi. Non è da escludere, infine, che con i 20 punti riservati all'anzianità, alla fine possano trionfare coloro i quali hanno sempre tenuto in mano la Festa della Befana. Quegli ambulanti che per un verso o un altro fanno capo all'unica famiglia che su Roma gestisce il maggior numero di licenze per la vendita su suolo pubblico.

 
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