Roma, colpo all'alba: svaligiata una farmacia per traffico di medicine

Roma, colpo all'alba: svaligiata una farmacia per traffico di medicine
di Marco De Risi
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Lunedì 12 Marzo 2018, 07:53 - Ultimo aggiornamento: 13 Marzo, 08:59
Un furto all'alba per molti aspetti misterioso che ha fruttato agli ideatori un tesoro in medicine ed in contanti. Sullo sfondo il traffico milionario e illegale dei farmaci collegato alla criminalità organizzata. A metterlo a segno una meticolosa banda del buco che, sulle prime ore del mattino di domenica, ha colpito nella farmacia Porta Pia che si affaccia all'inizio della via Nomentana a due passi dall'omonimo piazzale. Un negozio del centro, quindi, che la banda ha letteralmente ripulito con un blitz studiato in ogni dettaglio. Alla fine il gruppo si è dileguato con trecentomila euro di farmaci e 70.000 euro in contanti contenuti in una cassaforte. Del caso si occupa la polizia che è stata avvertita dai titolari domenica verso le 10 del mattino.

I SOPRALLUOGHI
I malviventi, nei giorni scorsi, attraverso sopralluoghi, hanno individuato due cantine le cui pareti portano alla farmacia. Ecco che i banditi hanno portato martinetti, stracci e coperte per attutire il frastuono. Badando a non fare rumore, sono riusciti a fare due fori (in piena notte) per introdursi nella farmacia. Con una fiamma ossidrica hanno aperto la cassaforte prendendo il contante e poi hanno prelevato decine e decine di scatole di farmaci che devono essere state messe all'interno di un furgone. Un furto su commissione? Si tratta di farmaci antitumorali e di altre medicine dal costo elevatissimo. Gli investigatori si stanno concentrando anche sul sofisticato sistema d'allarme della farmacia che è stato comunque manomesso. La banda, quindi, fra le sue fila, deve avere un tecnico specialista nel neutralizzare potenti circuiti antifurto. Per gli inquirenti il vero nodo da sciogliere è quello del saccheggio dal ricavato così ingente di farmaci. «E' abbastanza evidente - precisa un investigatore - che gli esecutori del furto mirassero soprattutto ai medicinali. Allora, si può ipotizzare che siano in grado di farli sparire per poi riciclarli». Quindi, una pista per arrivare ad individuare la banda sarebbe proprio quella d'investigare sul mondo illegale dei farmaci. Un compito arduo per gli agenti che si baseranno su una serie d'inchieste del recente passato dai risultati sorprendenti ed inquietanti. La criminalità organizzata del Sud più volte ha colpito a Roma mettendo a segno rapine nei depositi farmaceutici impossessandosi così di tir pieni di farmaci (anche da esportare all'estero). Un business che in alcuni casi tira più della droga. E riuscendo poi ad introdurre nel mercato nero il materiale rubato riciclandolo anche attraverso la complicità di farmacisti. Non solo. A Roma fu accertata la presenza della mafia che era riuscita, attraverso prestanome, a gestire alcune farmacie che usava proprio per riciclare quintali di farmaci rubati. Un affare da milioni di euro che ha permesso a questi esercizi commerciali di fare una concorrenza sleale ai farmacisti onesti. Poi ci sarebbe un altro stratagemma usato dalla criminalità: quello di falsificare scatole e numeri progressivi in modo tale che il farmaco rubato diventa come uno nuovo e torna sul mercato senza problemi. Non è escluso che l'individuazione della banda del buco possa portare gli investigatori anche ad arrestare qualche padrino.
 
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