I giudici hanno revocato la misura cautelare in atto per Denaro e Macchi di Cellere, se non detenuti per altra causa, emettendo l'ordine di scarcerazione. Entro 45 giorni saranno depositate le motivazioni della sentenza; solo allora si conoscerà completamente la decisione dei giudici. Dal dispositivo infatti si è appreso che la formula dell'assoluzione - per non aver commesso il fatto - è quelle 'pienà ma anche quella 'dubitativà; con una differenziazione, quindi, per le posizioni processuali e per i capi d'imputazione contestati. Il pm, la scorsa udienza, aveva chiesto la condanna a 20 anni di reclusione ciascuno (per omicidio e senza la concessione di attenuanti) di Denaro e Macchi di Cellere, e la condanna a tre anni e quattro mesi di reclusione ciascuno (per tentato sequestro di persona, con richiesta di assoluzione per concorso in omicidio) di Donnini e Casoli.
Silvio Fanella fu ucciso con un colpo d'arma da fuoco al petto da un commando di finti finanzieri che tentò di sequestrarlo. Tra i possibili obiettivi dei killer, secondo gli investigatori, il 'tesorò della truffa Telecom-Sparkle, ritrovato in parte pochi giorni dopo il delitto in un vano nascosto della villa in campagna del broker. Si trattava di denaro, orologi di pregio e diamanti. Per questi stessi fatti sono nati anche ulteriori processi che hanno visto la condanna di coloro che sono stati ritenuti gli esecutori materiali del tentato sequestro poi degenerato in omicidio: Giuseppe Larosa ed Egidio Giuliani sono stati condannati in appello a 16 anni di reclusione ciascuno, Giovanni Battista Ceniti a 10 anni.
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