I CONTROLLI
Bastava collegarsi al portale di Roma Capitale e con una sola autocertificazione si dichiarava il possesso di licenze in realtà mai ottenute o comunque irregolari. Nel calderone dei dati inviati finiva di tutto: dai permessi scaduti e non rinnovati per tempo, ad altri intestati perfino a persone decedute. Gli uomini, diretti dal dirigente Rosario Testaiuti e dal capo della V zona Tiziano Vetro, hanno ricostruito ogni passaggio risalendo ai diretti responsabili che pur di ottenere il permesso Ztl avevano dichiarato il falso. Gli agenti hanno potuto accertare come numerose dichiarazioni dei presunti noleggiatori mostravano errori di compilazione e anomalie, alcune che potevano essere sanate mediante la produzione di ulteriore documentazione mai presentata. Il cerchio delle indagini si è stretto soprattutto intorno a quei conducenti trovati in possesso della licenze rilasciate dai comuni fuori Roma. Secondo la normativa i noleggiatori sarebbero dovuti partire dal luogo di provenienza e farci ritorno, ma gli inquirenti grazie al sistema elettronico di controllo dei varchi sono riusciti a smascherare la truffa.
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