La Moretti, oltre a collaborare nell'inchiesta sulla banda della Magliana, è stata per anni la grande accusatrice dell'ex senatore Claudio Vitalone nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio del giornalista Mino Pecorelli. La donna nel 1995 accusò Vitalone di essere uno dei mandanti del delitto, raccontando di essere stata testimone di incontri tra l'ex senatore ed Enrico de Pedis, uno dei capi storici della Banda della Magliana.
Il nome della donna è legato anche all'inchiesta sul sequestro di Emanuela Orlandi, avvenuto nel giugno del 1983. Grazie ai suoi racconti i pubblici ministeri romani sono arrivati a individuare in Sergio Virtù, ex autista di Renatino, uno degli autori materiali del sequestro della ragazza.