La mattanza dell'Eur, quartiere di calciatori e manager

La mattanza dell'Eur, quartiere di calciatori e manager
di Alessia Marani
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Lunedì 25 Agosto 2014, 10:17 - Ultimo aggiornamento: 10:18
L’inferno, stavolta, s’ scatenato nel paradiso dei vip. Quello dei villoni dell’Eur, immersi tra i pini e il verde delle collinette che salgono e poi scendono tra il laghetto e la Cristoforo Colombo.



Una Hollywood nostrana, a metà strada tra il mare e il centro della Capitale. E quando ieri mattina chi abita da queste parti, trincerato dietro alti muraglioni e spesse inferriate per tutelare privacy e sicurezza, ha visto piombare in via Birmania quattro volanti, i pompieri e l’ambulanza del 118 a tutto pensava tranne che al trailer da brivido di una donna decapitata in casa da un folle poi ammazzato dalla polizia.



LA PAURA

«Credevamo che ci fosse stata una rapina in una delle abitazioni qui attorno - raccontano i residenti della zona, attorno al Fungo - che magari i proprietari erano stati sorpresi nel sonno e poi legati e derubati. Da queste parti la cosa non è insolita: in via Australia i ladri hanno colpito una settimana fa. E ora che è periodo di ferie siamo sotto assedio». La mattinata di pazzia s’è consumata a due passi da quella che è stata la villa di Sergio Leone (e che ora ospita la Leone Film Group del figlio Andrea) e si trova proprio di fronte alla villa-maniero di Duilio Poggiolini, l’ex direttore generale del servizio farmaceutico nazionale arrestato nella tangentopoli del ’93, uno dei simboli della prima repubblica, nella cui casa gli inquirenti rinvennero persino mazzette trasformate in lingotti d’oro. Non distante si trova pure la villa di Gianni Mezzaroma, il costruttore e suocero dell’ex ministro Mara Carfagna che un anno e mezzo fa, con la moglie, venne derubato di un tesoro in orologi e preziosi in piena notte, mentre dormiva. Del furto si accorse solo al risveglio.

LA PICCOLA OLGIATA



Dall’altra parte della Colombo, poco distante, ecco la villa dell’ex sindaco Francesco Rutelli e sempre in zona, da poco Francesco Totti e Illary Blasi si sono trasferiti dopo avere lasciato il loro attico e superattico da mille e una notte al Torrino. Nel tentativo di frenare la raffica di furti e rapine, ma anche di dare uno stop al via-vai di clienti in cerca di sesso a pagamento con le tante prostitute e trans che operano tra i vialetti della zona, a due passi dalla Colombo, l’ex presidente del parlamentino locale Paolo Pollak aveva istituito il divieto di passaggio sulle strade interne per i non residenti dalle 21 di sera alle cinque del mattino. In passato era stato anche proposto di trasformare l’area in una sorta di piccola Olgiata: con sbarre e vigilantes all’ingresso. Guardie giurate del cui servizio, comunque, i proprietari delle ville usufruiscono in gran parte in maniera individuale. E quando si trovano fuori a lungo per lavoro o in vacanza, spesso, ospitano parenti o amici per non lasciare vuota l’abitazione.



SOTTO SEQUESTRO

La villa dell’orrore (ora sotto sequestro) fino a una decina di anni fa era appartenuta a una società, la La Celsa srl, che si occupò della realizzazione del piano urbano parcheggi per l’ex XII Municipio (ora ottavo). L’Ente Eur, inizialmente, aveva nello statuto la regola di potere vendere immobili solo a società e non a privati. Poi La Celsa cedette la villa a Giovanni Ciallella, imprenditore nel settore internet e della compravendita immobiliare.

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