Nessun elemento scatenante, nessuna lite o tentativo di violenza, come si ipotizzava in un primo momento. Ma un improvviso raptus di follia.
Federico Leonelli, il killer che il 24 agosto in un villino dell'Eur ha ucciso con 40 coltellate la colf ucraina Oksana Martseniuk, 38 anni, e poi l'ha decapitata ha agito senza una motivazione. Spinto solo da un'irrefrenabile follia.
Emerge questo dal primo esame dei filmati che hanno ripreso le drammatiche fasi dell'omicidio.
Il giorno precedente l'omicidio l'ucraina, rientrata dalle ferie da tre-quattro giorni, inviò due sms al suo datore di lavoro rappresentando il proprio timore per i coltelli armeggiati dall'ospite del monolocale. Dalle immagini si vede la donna scorgere Leonelli con un coltello in mano e tentare di fuggire. Una fuga, purtroppo, che non andrà a buon fine. Leonelli riuscirà a raggiungere la donna e a massacrarla in un seminterrato. Quando la polizia arriverà sul posto su segnalazione dei residenti lo troverà ancora sporco di sangue con il macete in mano. L'uomo cercherà di scappare ma verrà ucciso dall polizia.
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