Eur, donna decapitata. I vicini: «Urlava ti prego non uccidermi»

Eur, donna decapitata. I vicini: «Urlava ti prego non uccidermi»
di Raffaella Troili
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Lunedì 25 Agosto 2014, 10:11 - Ultimo aggiornamento: 10:12
Abbi piet ti prego, non mi uccidere. Urla terribili. Prima di chiudersi in casa e chiedere silenzio, la vicina col caschetto biondo ripete: Sentivo delle urla terribili, ho chiamato la polizia ma quel pazzo l’ha finita.

Lei conosceva di vista quell’uomo che da qualche mese frequentava la casa che confina con la sua, in via Birmania 86. «Questa mattina intorno alle nove abbiamo cominciato a sentire dei rumori forti e una donna che gridava disperata. Siamo usciti per strada, avvertito la polizia».

Quando sono arrivati i quattro agenti hanno messo loro a disposizione una scala, per poter scavalcare la villa, hanno seguito preoccupati quel che stava accadendo. «Non si sentivano più le urla di Oksana, non implorava più di risparmiarla, con tutte le sue forze. Era calato solo il silenzio».



«APRI LA PORTA»

Il tempo che giungessero i poliziotti. Ma è stato troppo tardi. «Urlavano facci entrare, apri la porta, mentre i vigili del fuoco e il 118 arrivavano a supportarli, che spavento» aggiunge ancora la vicina. E’ l’unica che ricorda bene, anche un altro domestico, straniero ha dato l’allarme ma dice di non sapere nulla: «Io ho solo sentito la voce di una donna che strillava. Ho avvisato subito il padrone di casa, è lui che ha dato l'allarme alla polizia».



«NON CI SI CONOSCE»

Per il resto, i pochi che erano presenti in via Birmania, in questa fine d’agosto, non hanno visto né sentito nulla. «Io stavo dormendo», ripetono, come l’architetto Angelucci, «io e mia moglie siamo anziani, non ci siamo accorti di niente». Nella villa a fianco, un altro involontario testimone risponde spaesato: «Io sono qui per guardare i cani di mia figlia, sono rimasto invischiato in questa storia per caso, non posso uscire di casa, non so nulla».

Tra le ville, di noti politici e imprenditori vige il più assoluto riserbo, le frequentazioni sono rare. «La famiglia qui davanti? Abitano lì da dieci anni ma non li ho mai incrociati. Anzi, ora che ci penso una volta mi sembra di aver visto solo il marito con un figlio». La villa era un tempo di proprietà della Celsa srl, società che gestiva i parcheggi per il XII Municipio, poi la vendita al manager delle telecomunicazioni, che ha tre figli.



LA CURIOSITÀ

E’ una piccola strada parallela a viale Oceano Pacifico, che finisce con una rotatoria. In serata la notizia è di dominio pubblico e molti si affacciano dalle ville vicine. La curiosità si fa strada anche nella zona più chic a sud ovest di Roma. Non siamo in un quartiere degradato, uno non si aspetta ci siano risvolti sociali, drammi umani. E i drammi della follia avvengono quasi indisturbati, nel silenzio, tra le ville simili a quelle che Nanni Moretti in Caro Diario definiva: «Passando accanto a queste case - recitava - sento tutto un odore di tute indossate al posto dei vestiti, un odore di videocassette, cani in giardino a fare la guardia e pizze già pronte dentro scatole di cartone. Ma perché sono venuti quaggiù trent'anni fa, quando Roma era una città bellissima?».

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