Eur, colf decapitata. La sorella dell'assassino:
«Mi spieghino perché l'hanno ucciso

di Riccardo Tagliapietra
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Lunedì 25 Agosto 2014, 10:22 - Ultimo aggiornamento: 10:23
Qualcuno dovr fare luce sull’uccisione di mio fratello. Laura Leonelli fatica a parlare. Perch mio fratello stato ucciso? Perch gli hanno sparato diritto al cuore? Potevano sparargli altrove, i poliziotti avevano una pistola e lui un coltello, continua la donna.



Tra le lacrime, sconvolta, ci tiene a ricordare che suo fratello «era un ragazzo veramente d’oro ed un bravissimo zio che si prodigava con i miei figli di tre anni e mezzo e sei anni». È Laura a raccontare quell’esperienza tragica che lo aveva segnato e che lo aveva cambiato. «Due anni fa era morta la compagna con la quale stava insieme da 17 anni - racconta - avevano vissuto anche all’estero, a Madeira». Quella morte, dovuta ad una malattia, lo aveva gettato in uno stato di depressione, a quanto racconta la sorella. Alto un metro e 90, muscoloso e, secondo alcuni conoscenti, con un’indole violenta abitava nella villa da circa due mesi, mantenendosi con piccoli lavoretti. Ma per Laura, il fratello era un angelo, un bravo ragazzo. Continua a difenderlo e a chiedere perché i poliziotti abbiano sparato al cuore, senza offrirgli una via d’uscita. «Sono disperata - continua la donna - non so cosa dire, è una vicenda che mi ha colto impreparata, ho bisogno di tempo, per capire cosa è successo».



Sulla depressone di Federico Leonelli, la sorella non vuole dire nulla. Spiega che le lasciava i figli, che si fidava di lui: «Era un ragazzo buono, non avrebbe fatto male a una mosca - sottolinea - Non prendeva droghe o medicine, aveva la testa sulle spalle. Non so nemmeno se conoscesse la vittima. Ma sicuramente adesso bisogna capire come sia stato possibile tutto questo. È importante che sulla vicenda di mio fratello sia fatta luce, che venga detta la verità e non cose false. In casa non abbiamo mai litigato. Mio fratello si era persino occupato della casa di mia madre quando era stata in ospedale per un’operazione. Non era per nulla aggressivo».