Roma, amianto all'ex cinema Apollo, l'sos dei residenti: «La bonifica rischia di saltare»

Il tetto in amianto dell'ex cinema Apollo
di Alessia Marani
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Mercoledì 7 Novembre 2018, 11:40 - Ultimo aggiornamento: 3 Dicembre, 10:18
Rischiano di saltare i lavori di bonifica dall'amianto promessi dal Comune all'interno dell'ex cinema Apollo nel cuore del rione Esquilino. L'allarme arriva ancora una volta dai residenti e dai comitati di quartiere che da oltre un anno stanno portando avanti una grande battaglia per la riqualificazione e messa in sicurezza del luogo. Dopo gli esposti dei cittadini, infatti, l'Agenzia per l'amianto aveva stabilito la presenza del materiale cancerogeno sulla copertura della struttura e nel collante usato per la pavimentazione interna, considerandone la pericolosità perché deteriorato. L'improvvisa impennata di morti per tumore ai polmoni nei palazzi intorno aveva fatto scattare l'allerta. «Il 15 giugno - spiega Gennaro Berger, del comitato Esquilino Vivo - la commissione Cultura capitolina stabilisce di accedere a dei fondi speciali per la bonifica dell'amianto. Ma questa decisione viene superata poco dopo a luglio, quando il Comune decide di destinare, nello sbocco dei 125 milioni in bilancio, un milione proprio per la riqualificazione dell'ex Apollo. Fin qui le buone notizie, ma ecco che, ora, tra lungaggini burocratiche e bandi non ancora avviati, quei soldi rischiano di andare perduti». In pratica, se quei fondi non verranno impegnati entro il 31 dicembre, torneranno nel calderone del bilancio e per l'Apollo sarà punto e a capo. Berger spiega meglio: «All'inizio di ottobre in una riunione congiunta Cultura e dipartimento Simu - afferma - ci dicono che in realtà sono in grado di utilizzare solamente 150mila euro perché per il resto delle prgettazioni non si farà in tempo a mettere in piedi i bandi di gara. Ma almeno ci garantiscono che verrà eliminato l'amianto e che si procederà a mettere in sicurezza i corncicioni pericolanti e in parte già caduti. Invece il 15 ottobre,veniamo a scoprire che i tecnici del Simu nel frattempo sono entrati nell'ex cinema Apollo e si sono accorti che la situazione è molto più grave di quanto pensassero.  Bisogna rimuovere i detriti e, soprattutto, non c'è certezza della stabilità della copertura per cui bisognerà procedere con un braccio esterno e una cabina-gru da via Giolitti. Sui tempi nessuna garanzia». Per l'Esquilino la notizia è uno choc: «Ci chiediamo inannzitutto - dice Berger - come è possibile che il primo sopralluogo sia avvenuto così tardi. Tutta questa vicenda sta assumendo i contorni di una beffa: siamo già a novembre e il 31 dicembre, tra domeniche, ponti e feste, si avvicina inesorabilmente. Quali garanzie ci darà il Comune? Possibile che non si riescano a fare interventi su questo rione nemmeno quando ci sono soldi a disposizione?». 
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