Demolite le case abusive costruite sulla duna a Passoscuro di Fiumicino

I sigilli di sequestro di una abitazione sulla duna a pochi passi dal mare a Passoscuro
di Umberto Serenelli
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Martedì 11 Dicembre 2018, 17:57 - Ultimo aggiornamento: 18:00

E’ scattata la demolizione delle abitazioni costruite abusivamente sulle dune della macchia mediterranea a soli due passi dalla spiaggia di Passoscuro. La metà delle 13 casette sono state oggetto, nei giorni scorsi, di sequestro con tanto di sigilli apposti dalla Guardia di finanza-Sezione operativa navale Lido di Ostia. Stamani è quindi iniziata la demolizione manuale dei manufatti, tutti primi di servizi, molti dei quali fatiscenti e utilizzati come seconda casa da parte di romani e di residenti nella cittadina marinara.
 




Su circa 3 chilometri di litorale, tra il centro abitato di Passoscuro e l’ospedale Bambino Gesù, da anni è sorto questo villaggio immerso in una fascia di Riserva del Litorale di notevole pregio naturalistico. Nei prossimi giorni è prevista la demolizione delle altre case realizzate in muratura e legno con l’intervento delle ruspe che dovranno avere una speciale autorizzazione per accedere nell’area.
 
 

 
IL SINDACO MONTINO: «STIAMO RIPRISTINANDO LA LEGALITA’»
Alle prime operazioni di demolizione era presente anche il sindaco di Fiumicino il quale ha sottolineato che le concessioni demaniali nell’area in cui insistono le 13 case sono state disdette dal 2017. «In sintonia con la Guardia di finanza e di concerto con la Procura di Civitavecchia – commenta Esterino Montino – abbiamo iniziato manualmente le operazioni di demolizione, che riguardano al momento 6 abitazioni, a cui faranno seguito gli interventi dei mezzi meccanici per ristabilire lo stato dei luoghi. Stiamo ripristinando la legalità in questo angolo meraviglioso del nostro litorale dove sorge una zona incontaminata che va assolutamente tutelata. Contemporaneamente siamo impegnato a rimuovere le strutture del camping Torre di Palidoro per il quale è stata emessa l’ordinanza di sgombero per occupazione e attività abusiva». Si tratta di un camping al cui interno realizzati 56 bungalow, 20 dei quali sono stati già demoliti dai proprietari.  
 

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